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Ryugu potrebbe essere il residuo di una cometa: ecco cosa si è scoperto tramite Hayabusa

Dall'analisi dei frammenti raccolti dalla sonda Hayabusa sono emersi nuovi particolari su Ryugu; ecco le novità

Ryugu potrebbe essere il residuo di una cometa: ecco cosa si è scoperto tramite Hayabusa
Ryugu

Tramite la missione Hayabusa 2 sono stati raccolti dei frammenti di Ryugu: ecco cosa è emerso

Nel 2014, l’agenzia spaziale giapponese JAXA lanciò in orbita la navicella spaziale Hayabusa 2 per visitare l’asteroide Ryugu. Una volta arrivati sul posto, nel giugno 2018 per oltre un anno l’asteroide è stato studiato a fondo. Hayabusa 2 ha persino inviato quattro rover sulla superficie dell’asteroide per approfondirne la conoscenza della sua struttura. Dopo la partenza, ha sorvolato la Terra nel dicembre 2020, rilasciando un campione di Ryugu. Dall’analisi di quei frammenti si è scoperto che l’asteroide Ryugu potrebbe non essere, in realtà, un asteroide ma solo il residuo di una cometa.

Cosa si è scoperto

La missione Hayabusa 2 ha evidenziato come l’asteroide Ryugu sia in realtà una sorta di cumulo di macerie. Invece di essere un grande pezzo di roccia monolitico, si presenta come un coacervo di rocce di dimensioni ridottissime. Agli occhi si presenta con la classica forma di una trottola. La rapida rotazione avrebbe determinato questa forma particolare. Secondo gli studiosi, questo residuo di cometa sarebbe il frutto di una collisione catastrofica tra asteroidi più grandi e il successivo lento accumulo gravitazionale di detriti collisionali.

Gli interrogativi degli scienziati

Alcune prove raccolte da Hyabusa 2 avevano fatto propendere per l’ipotesi che Ryugu sia un asteroide, cosa che gli astronomi avevano già presunto dal 1999. Ciò che però sta emergendo con forza è che Ryugu possiede un’alta concentrazione di materia organica. Se Ryugu è un asteroide di macerie creato dalla collisione di due asteroidi più piccoli, allora la presenza di tanta materia organica concentrata, come si spiegherebbe? E’ questa la domanda alla quale hanno provato a rispondere alcuni studiosi. CONTINUA A LEGGERE..

Lo studio

Questa domanda è al centro di un nuovo studio pubblicato su The Astronomical Journal Letters intitolato “The Asteroid 162173 Ryugu: a Cometary Origin”. L’autore principale è il Professore Associato, Hitoshi Miura, della Nagoya City University. Secondo l’equipe di scienziati Ryugu potrebbe essere il residuo di una cometa, ma asteroidi simili a cumuli di macerie potrebbero anche essere ex comete. Gli astronomi chiamano questi oggetti oggetti Comet Asteroid Transition (CAT). Si formerebbero nelle lontane zone fredde del Sistema Solare. A differenza degli asteroidi, che sono formati totalmente da roccia, le comete sono ghiacciate e contengono roccia e sostanze volatili congelate. I volatili sono principalmente ghiaccio d’acqua, ma le comete contengono anche anidride carbonica congelata, ammoniaca, metano e monossido di carbonio. Quando si avvicinano al Sole, il calore scioglie alcune sostanze volatili creando l’atmosfera e queste sublimano nello spazio.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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