Scoperta nell’Universo nuova galassia con enormi “bracci a spirale”: ecco dove si trova
Sensazionale la scoperta fatta dai ricercatori del Center for Astrophysics, Harvard & Smithsonian (USA): come riportato da NotizieScientifiche.it il team di astronomi guidato da Jane Huang ha rintracciato nell’Universo una galassia speciale con enormi “bracci a spirale”. Tramite osservazioni con il telescopio Atacama Large Millimeter/Submillimeter Array, gli scienziati hanno rilevato due giganteschi bracci composti perlopiù da gas che circondano la stella RU Lupi, la quale si trova a circa 400 anni luce dalla Terra. Non si tratta quindi di una semplice maxi nube di gas e polvere, ma di una vera e propria galassia che si estende per oltre 1000 unità astronomiche nello spazio. Cosa rappresentano quei bracci? Secondo Huang e la sua squadra si tratta di un disco che sta crollando sotto la sua stessa gravità in quanto molto massiccio, ma non si esclude che possa trattarsi di una conseguenza dell’interazione tra RU Lupi e un’altra stella. ECCO QUANDO SARÁ POSSIBILE AMMIRARE LE PERSEIDI
Hubble ha catturato la foto di una splendida galassia molto pittoresca
Il telescopio spaziale più potente della NASA, Hubble, ha catturato una galassia straordinariamente pittoresca in una foto che l’agenzia ha pubblicato giovedì. La galassia, chiamata NGC 2775, si trova a 67 milioni di anni luce di distanza e non sembra più formare stelle. Gli astronomi possono dire che tuttio è causato dal rigonfiamento relativamente vuoto e chiaro al centro della galassia. Quando era più giovane, probabilmente la regione centrale della galassia esplodeva di attività mentre il gas si condensava in stelle appena nate. Ora, tuttavia, tutto il gas sembra essere esaurito, come riporta sciencealert.com. Uno degli asteroidi più grandi di sempre si è avvicinato alla Terra ma nessuno l’ha notato: ecco perché
Le caratteristiche della galassia
Le braccia che ruotano attorno al centro della galassia sono soffici e dall’aspetto piumato – a causa di linee scure di polvere e sbuffi di nuvole di gas. Milioni di giovani stelle brillano di un blu brillante attraverso la foschia. Al contrario, altre galassie a spirale – compresa la Via Lattea – hanno bracci più distinti in cui le stelle e il gas sono compressi. Hubble è il telescopio più potente della NASA, ma non per molto ancora. La NASA ha lanciato Hubble nell’orbita terrestre nell’aprile 1990. Da allora, il telescopio ha scoperto nuovi pianeti, rivelato strane galassie e fornito nuove intuizioni sulla natura dei buchi neri.
I telescopi futuri
Hubble ha anche scoperto che l’universo si sta espandendo più rapidamente di quanto gli scienziati abbiano immaginato. I futuri telescopi spaziali potrebbero restituire foto ancora più sorprendenti di quelle di Hubble. Il prossimo progetto della NASA, il James Webb Space Telescope (JWST), utilizzerà telecamere a infrarossi più avanzate rispetto a qualsiasi altro telescopio passato per immaginare la nostra galassia. “Anche un’immagine di Webb sarà la più alta qualità mai ottenuta del centro galattico“, ha dichiarato Roeland van der Marel, un astronomo che ha lavorato sugli strumenti di imaging di JWST, in un comunicato stampa del 2019.
Il prossimo telescopio
Immagini più nitide potrebbero aiutare a rispondere ad alcune delle più grandi domande degli scienziati su come si è formata la nostra galassia e su come si evolve nel tempo. Il prossimo telescopio è completamente assemblato e ora deve affrontare un lungo processo di test nelle strutture di Northrop Grumman in California prima della data di lancio, il 30 marzo 2021. Questo telescopio spaziale avrà una visione 100 volte maggiore di Hubble. Dopo il suo lancio, si prevede di fotografare migliaia di nuovi esopianeti e sondare la natura dell’energia oscura, una forza misteriosa che costituisce il 68 percento dell’universo e ne guida l’espansione.
L’obiettivo del nuovo telescopio
Durante la durata di cinque anni del telescopio spaziale, misurerà la luce di un miliardo di galassie e ispezionerà la Via Lattea interna con la speranza di trovare circa 2.600 nuovi pianeti e fotografarli. Aiuterà anche gli scienziati a testare la teoria generale della relatività di Albert Einstein.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.