Scoperta una magnetar, stella rarissima nello spazio: dove si trova e le sue caratteristiche
Un team di ricercatori astronomici ha rilevato nello spazio una magnetar, stella rarissima spesso confusa con una pulsar: gli esperti, il cui studio è stato riportato sulla rivista Astrophysical Journal, hanno clamorosamente individuato nella via Lattea una stella di neutroni rotante chiamata Swift J1818.0–1607. Essa è stata rintracciata grazie a osservazioni con il telescopio spaziale Swift. Si tratta di una delle stelle di neutroni più giovani dell’Universo, ma allo stesso tempo quella con la rotazione più veloce di sempre (una volta ogni 1,4 secondi) e che contiene uno dei campi magnetici più forti mai analizzati. Swift J1818.0–1607 è in grado di emettere impulsi radio cIome le pulsar; da qui l’ipotesi dei ricercatori che quella che al momento è una magnetar prima fosse proprio una pulsar… STELLA COMETA VISIBILE DALL’ITALIA: ECCO DOVE E QUANDO
L’evoluzione della magnetar
Swift J1818.0-1607, spiegano gli astronomi, ha un’età compresa tra 240 e 320 anni: ciò, come anticipato nel paragrafo precedente, fa di questo corpo celeste uno dei più giovani dello spazio e rende ancor più speciale la sua straordinaria capacità di emettere raggi X come una pulsar. E a proposito Marcus Lower, uno degli autori dello studio su questa magnetar, sostiene che “Swift J1818.0-1607 potrebbe aver iniziato la sua vita come una pulsar per poi assumere un moto rotatorio simile alla magnetar. Questo può accadere se i poli rotazionali e magnetici di una stella di neutroni si allineano rapidamente o se il materiale della supernova ricade sulla stella di neutroni e seppellisce il suo campo magnetico”. Sono comunque in corso ulteriori studi, ma la specialità di questo astro resta comunque sorprendente.
Scoperto il buco nero più grande e “vorace” dello spazio: ecco dove si trova e la sua potenza
La sua massa è 34 miliardi più grande di quella del Sole e sarebbe in grado di inglobare un’intera galassia medio-piccola. Si tratta di J2157, il buco nero più grande dello spazio rinvenuto dai ricercatori della Australian National University (ANU) coordinati dal Prof. Christopher Onken e che ha attirato l’attenzione degli astronomi di tutto il mondo. Lo studio degli scienziati australiani, riportato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, ha permesso di scoprire che questo buco nero è 8000 volte più grande di quello supermassiccio che si trova al centro della nostra via Lattea, il che rende ancor più l’idea di quanto sia mastodontico questo corpo celeste. STELLA COMETA PASSA PER IL CIELO DI ROMA: LA FOTO ESCLUSIVA
I dettagli sul buco nero J2157
Il buco nero J2157, spiegano i ricercatori australiani, si trova molto lontano dal pianeta Terra (svariati anni luce di distanza) quindi non ci sarà mai il rischio che esso si avvicini al nostro mondo e lo risucchi. Se però esso si fosse trovato nella nostra via Lattea avrebbe inghiottito i 2/3 delle stelle presenti. Da dove deriva la “voracità” innata di J2157? L’unica spiegazione possibile, ad oggi, è che la galassia all’interno della quale si trova questo buco nero supermassiccio deve essere stata talmente immensa da fornire il materiale necessario affinché il buco nero ingrassasse fino ad avere tali caratteristiche. Seguiranno comunque ulteriori studi e aggiornamenti su J2157. LA LUNA POTREBBE NASCONDERE UNA GRAN QUANTITÁ DI METALLI NEL SOTTOSUOLO
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.