Scoperta una rara galassia vicina a forma di spirale con due nuclei
La ricerca pubblicata su The Astrophysical Journal ha evidenziato l'esistenza di una galassia vicina che presenta un doppio nucleo centrale
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Una galassia vicina con due nuclei centrali molti simili, è stata osservata da un astronomo americano: i dettagli
Una ricerca pubblicata su The Astrophysical Journal ha evidenziato l'esistenza di un raro 'doppio nucleo' presente in una galassia vicina, posta nell'emisfero settentrionale. Si tratta di una galassia dalla forma a spirale distorta, conosciuta col nome di NGC 4490, che sembra nascondere una vera rarità. Nonostante le sue dimensioni relativamente ridotte – il suo sistema è all'incirca un quinto della Via Lattea – questa galassia conterrebbe due nuclei centrali. Qualcosa che in passato non era mai stato osservato.
Come è stato condotto lo studio
Vedere entrambi i nuclei allo stesso tempo è difficile. Il primo può essere individuato solo utilizzando i telescopi ottici, mentre l'altro, che è oscurato dalla polvere, può essere rilevato solo tramite radio e telescopi a infrarossi. A scoprirlo è stato l'astronomo Allen Lawrence, che ha iniziato le ricerche all'Università del Wisconsin-Madison.
I nuclei presentano molte similitudini
Entrambi i nuclei mostrano all'incirca le stesse dimensioni, la medesima massa e una luminosità pressochè identica. Lawrence e i suoi colleghi sospettano che la Cocoon Galaxy sia nelle ultime fasi di una collisione molto precedente tra due galassie. Oggi, NGC 4490 è già passato e sta attualmente interagendo con un altro, NGC 4485. Questa precedente storia di fusione, tuttavia, potrebbe aiutare a spiegare perché la Cocoon Galaxy è avvolta in un pennacchio di idrogeno esteso.
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Ecco perchè i doppi nuclei attirano l'attenzione degli astronomi
Una delle ragioni per cui i doppi nuclei attirano l'attenzione degli astronomi risiede nel fatto che potrebbero essere un modo per spingere gas in profondità nel cuore di una galassia per alimentare un enorme buco nero. Da questo studio si evidenzia proprio come l'utilizzo di più lunghezze d'onda da osservazioni spaziali e terrestri insieme può aiutare la scienza ad analizzare a fondo i corpi celesti, anche quelli che al telescopio appaiono invisibili.
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