Scoperte due stelle in ordina l’una con l’altra a velocità record, dall’analisi di questo sistema potrebbero emergere nuove scoperte
Secondo quanto si legge sul sito Sciencelaert, a 7.800 anni luce dalla Terra, sono state scoperte due stelle in orbita l’una con l’altra a velocità record. La loro orbita è così vicina che gli astronomi si aspettano di rilevare le onde gravitazionali da questa coppia di stelle nel giro di pochi anni, quando la sensibilità degli strumenti in possesso sarà ancora più elevata.
Si tratta di nane bianche
Le due nane bianche evidenziate sono un tipo di stelle morte, il cui progenitore ha una massa non superiore a circa 10 volte quella del Sole. Se la stella ha una dimensione maggiore, quando muore si trasforma in una stella di neutroni che originerà un buco nero. In fondo è anche quello che accadrà al sole. Quando esaurirà l’idrogeno per bruciare, si gonfierà in un gigante rosso, fondendo elio e carbonio fino a quando anche questi elementi si esauriranno del tutto.
Le dimensioni delle due stelle
Quindi quegli strati esterni saranno spazzati via e il nucleo ultra-intenso e brillante che rimane – il cadavere della stella morta, che non fonde più nulla – diventerà una nana bianca. La prima delle due stelle nane ha una massa uguale al 60 percento di quella del Sole in un nucleo delle dimensioni della Terra. L’altra – la stella secondaria – ha una dimensione paragonabile al 20 percento del Sole.
Le ipotesi allo studio
Adesso, secondo quanto si legge nello stesso articolo, se il trasferimento di massa tra le due stelle è stabile, le due stelle si separeranno un po ‘ dando origine ad una stella AM Canum Venaticorum, in cui la stella primaria accumulerà costantemente materia dalla sua compagna. Se il trasferimento della materia non è stabile, potrebbe avvenire una fusione, dando vita ad un raro tipo di stella denominata R Coronae Borealis, che presenta molte analogie con una Supernova.
L’antenna spaziale LISA
Gli astronomi ritengono che l’antenna spaziale (LISA) Laser Interferometer attualmente in fase di sviluppo e altri rivelatori di onde gravitazionali potrebbero intercettare questo mutamento. LISA non verrà lanciato fino al 2034, quindi c’è ancora tempo per localizzare altre potenziali fonti di onde gravitazionali; ma per ora, J1539 dovrebbe essere il segnale più forte nel cielo che LISA sarà in grado di rilevare. Ma intanto attraverso il suo studio, si potranno conoscere meglio le dinamiche di questi sistemi estremi.
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