Scoperti due pianeti abitabili nello spazio: ecco quali sono e dove si trovano

Un team di ricercatori ha scoperto due "super pianeti" potenzialmente abitabili: tutti i dettagli sullo studio

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Scoperti due pianeti abitabili nello spazio: ecco tutti i dettagli

Da tempo gli astronomi sono a caccia di nuovi pianeti simili alla Terra, in cui possa svilupparsi una qualche forma di vita. E pare siano arrivati i primi risultati positivi: un team di ricercatori, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal Supplement Series, ha infatti rinvenuto due “super-terre" potenzialmente abitabili.

Quali sono e dove si trovano questi pianeti

I due “super pianeti" scoperti dai ricercatori si chiamano GJ 180 d e GJ 229A c, con una dimensione rispettivamente di 7,5 e 7,9 volte la massa della Terra. GJ 229A c si trova a 19 anni luce dalla Terra, GJ 180 d a 40 anni luce dal nostro pianeta, entrambi comunque fuori dal nostro Sistema Solare. I due esopianeti orbitano attorno a stelle nane rosse, il che aveva indotto gli astronomi a pensare che non potessero “accogliere" forme di vita (nel primo caso dati i forti bagliori con radiazioni di quelle stelle, nel secondo vista la fredda oscurità in cui giace), ma si è poi evinto che né GJ 180 d né GJ 229A c risente negativamente di questi fattori. Esse sono due “stelle fallite", ovvero troppo grandi per essere considerati pianeti ma non abbastanza da fondere idrogeno nei loro nuclei. Il pianeta in cui appare più probabile lo sviluppo della vita sembra essere GJ 180 d, ma occorrono ulteriori studi per approfondire la questione.

Le parole degli esperti

La nostra scoperta – ha dichiarato l'astronomo Fabo Feng, tra gli autori dello studio – si aggiunge all'elenco dei pianeti che possono essere potenzialmente ripresi direttamente dalla prossima generazione di telescopi. In definitiva, stiamo lavorando verso l'obiettivo di poter determinare se i pianeti in orbita attorno alle stelle vicine ospitano la vita“.


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Come trovare tracce di vita sugli altri pianeti?

Da anni, specialmente nell'era moderna e con lo sviluppo della tecnologia, gli astronomi sono impegnati nella ricerca di altre forme di vita nello spazio. Non è stato ancora brevettato alcun metodo universale per scovare ET negli altri pianeti della Via Lattea, ma come riportato da MeteoWeb.eu il brillante ricercatore Zifan Lin ha ideato un sistema speciale che potrebbe fare la differenza.

Il sistema di Zifan Lin

Zifan Lin, ricercatore della Cornell University (New York, USA), ha creato alcuni modelli e scenari spettrali ad alta risoluzione per due esopianeti del nostro Sistema Solare che potrebbero ospitare la vita come la Terra: Proxima b e Trappist-1e. In poche parole lo scienziato ha generato una guida spettrale di campo dai cui dati si può riconoscere presenza di acqua, ossigeno, metano o altre sostanze rilevanti. E magari anche gli alieni…

Le parole dell'esperto

Per indagare se ci sono segni di vita su altri mondi – ha affermato Lin, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista “Monthly of the Royal Astronomical Society" – è molto importante capire i segni di vita che si manifestano nella leggera impronta digitale di un pianeta. Nel prossimo futuro vedremo l’atmosfera di questi mondi con nuovi e sofisticati telescopi terrestri, che ci consentiranno di esplorare il clima dell’esopianeta e di individuare il suo biota". “Zifan ha generato un database – ha aggiunto Lisa Kaltenegger, professore associato di astronomia e direttore della Cornell University – per leggere le impronte digitali di questi mondi e individuare così eventuali tracce che possano ricondurre alla vita".

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.