Una equipe di scienziati americana ha scoperto dei nuovi buchi neri grazie ai raggi infrarossi
Come si legge su uno studio pubblicato sul sito Astronomy, un’equipe di ricercatori ha scoperto dei buchi neri nascosti nella fusione di galassie. Gli astronomi sanno che quasi tutte le grandi galassie ospitano un buco nero supermassiccio milioni o miliardi di volte la massa del nostro Sole nel loro centro. Questo “mostro” collocato nel mezzo della Via Lattea, su nutrirebbe di poche nuvole di gas e polvere in una piccola regione di spazio.
Lo studio presentato all’European Astronomical Society
Il 28 giugno, Ryan Pfeifle della George Mason University ha presentato una serie di otto AGN (nuclei attivi galattici) di cui due ancora sconosciuti al meeting annuale della European Astronomical Society. Questi buchi neri supermassicci in ciascuna delle galassie partecipanti si stanno nutrendo attivamente di materiale proveniente dall’ambiente circostante.
La chiave è stata l’utilizzo del telescopio WISE
Il team di Pfeifle ha trovato questi due nuovi buchi neri, utilizzando i dati del telescopio WISE (Wide-Field Infrared Survey Explorer) della NASA e dell’osservatorio a raggi X Chandra, nonché il telescopio XMM-Newton XMA dell’Agenzia spaziale europea. I risultati di questa ricerca sono stati poi pubblicati nel mese di aprie sul “The Astrophysical Journal”. È più probabile che gli AGN si trovino in circostanze in cui è disponibile “cibo” sufficiente. Una di queste circostanze è proprio una fusione galattica in atto, quando due o più galassie si sfasciano insieme, un processo che distrugge gas, polvere e stelle, spesso mandandole verso i centri delle galassie dove possono diventare nutrimento per il buco nero.
I buchi neri scoperti grazie agli infrarossi
In alcuni casi, due o più buchi neri possono essere individuati mentre la fusione attraversa le sue ultime fasi. Nutrendosi di questo materiale, il buco nero viene poi avvolto in polvere densa e gas. Questo assorbe la luce ottica dall’AGN, rendendolo invisibile alle indagini ottiche alla ricerca di segni di buchi neri attivi. Grazie agli infrarossi, l’utilizzo di WISE è diventato la chiave per trovare questi AGN.
Una ricerca fondamentale per capire come si evolvono le galassie
Effettuando ricerche a infrarossi, il team ha scoperto un AGN che sarebbe stato ignorato da altre ricerche. Probabilmente si tratta di eventi rari e occorrono circostanze speciali per ottenere due o più buchi neri supermassicci che si alimentano attivamente durante una fusione. Imparare la risposta direbbe agli astronomi molto su come si evolvono le galassie, perché le fusioni sono uno dei modi principali in cui le galassie crescono e invecchiano.
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