Scoperti tre nuovi pianeti in formazione grazie ad uno studio dei gas nello spazio
Dischi di gas e polveri nello spazio, si sa, possono rappresentare la nascita di un nuovo oggetto: è per questo che gli astronomi, come si legge su Notiziescientifiche.it, ne sono alla continua ricerca. Nuovi oggetti possono essere, ad esempio, stelle o pianeti.
La giovane stella dista 398 anni luce dalla Terra
L’interesse per i dischi protoplanetari, come dischi di gas e di polveri che originano i pianeti, è elevato anche per capire come si sono formati i pianeti del sistema solare. Un nuovo studio, condotto grazie ad osservazioni effettuati con l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array 7 (ALMA), ha analizzato la velocità di nubi di monossido di carbonio che ruotano in un disco intorno ad una giovane stella, HD 163296, distante dalla Terra circa 398 anni luce.
Individuati tre dischi protoplanetari
Lo studio ha esaminato i flebili disturbi nei movimenti di questo gas, riuscendo ad individuare tre dischi protoplanetari. Il monossido di carbonio è il gas più presente e più luminoso in un disco protoplanetario, quindi è quello più facilmente analizzabile.
È solo il primo studio
I ricercatori hanno misurato la velocità di questo gas con un buon grado di direzioni invece che in una sola: è quanto spiega Richard Teague dell’Università del Michigan. Questo, fa sapere il ricercatore, è solo il primo studio che analizza il movimento di un gas che ruota intorno ad una stella in più direzioni, ovvero verso o lontano dalla stella, verso l’alto oppure verso il basso perpendicolarmente.
Così sono stati scoperti tre pianeti in formazione
Un pianeta in formazione intorno alla stella, secondo Teague, spinge il gas e le polveri provocando una sorta di vuoto. Lo stesso gas successivamente collassa nel vuoto, causando un flusso rotazionale del disco. Proprio analizzando questo movimento i ricercatori sono riusciti a capire che intorno a HD 163296 ci sono tre pianeti in formazione. Questi flussi di gas, fa sapere Jaehan Bae del Carnegie Institution for Science, autore dello studio, sono una prova che esistono dei pianeti in formazione: solo un’osservazione diretta, però, potrebbe escludere altre possibili opzioni.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.