Scoperto buco nero supermassiccio che lancia getti alla velocità della luce
Un nuovo tassello si aggiunge al puzzle dei buchi neri: come riportato da ScienceAlert.com, infatti, un gruppo di scienziati ha scoperto un buco nero supermassiccio nel cuore della galassia Messier 87. Fin qui nulla di particolarmente eclatante, dato che di buchi neri ne esistono parecchi nello spazio. Ciò che caratterizza questo buco nero è però la capacità di lanciare getti di materia che vanno al 99% della velocità della luce.
I dettagli sul buco nero supermassiccio: dove si trova e quanto dista dalla Terra
Il buco nero M87, spiega Science Alert, si trova nella costellazione della Vergine (53 milioni di anni luce dalla Terra), è 6,5 miliardi di volte più massiccio del Sole ed emette un getto relativistico di materia che si estende nello spazio per circa 5.000 anni luce. Questo buco nero supermassiccio, che era già stato localizzato dagli astronomi in passato ma di cui non si conosceva la caratteristica di emettere quei getti di materia, è circondato da 12.000 ammassi stellari globulari.
Le rilevazioni degli astronomi
I ricercatori hanno “beccato” questi getti di materia emessi da M87 tramite osservazioni ai raggi X dal telescopio Chandra: prima d’ora non erano mai stati avvistati getti in grado di raggiungere la velocità della luce, adesso sì. “Questa è la prima volta – ha dichiarato Ralph Kraft del Center of Astrophysics | Harvard & Smithsonian (CfA) di Cambridge (UK) – che velocità così estreme da parte di un buco nero sono state registrate utilizzando i dati dei raggi. Avevamo bisogno della nitida visione a raggi X di Chandra per effettuare queste misurazioni“. Ma come riesce il buco nero M87 a lanciare getti di materia a quella velocità?
Come funzionano i getti di materia
M87, spiega Science Alert, risucchia materiale verso il centro della galassia: esso, man mano che si avvicina al centro del buco nero, inizia a ruotare attorno al buco in una struttura chiamata disco di accrescimento. Una piccola parte di quel materiale resta in M87, il resto viene espulso nello spazio (a quanto pare alla velocità della luce) sotto forma di raggio o getto. Soltanto un’osservazione ai raggi X con il telescopio Chandra avrebbe potuto rilevare un’emissione così veloce di materia. L’obiettivo degli scienziati ora è confrontare i dati di Chandra con quelli dell’Event Horizon Telescope per approfondire la questione sull’emissione di materia alla velocità della luce da parte dei buchi neri.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.