Scoperto nuovo esopianeta attraverso le onde radio: ecco dove si trova e quanto dista dalla Terra
Un nuovo esopianeta è stato scoperto tramite onde radio per la prima volta nella storia della ricerca astronomica. A riportarlo è ScienceAlert.com, che ha fatto luce sull’importante traguardo compiuto da un team di ricercatori olandesi coordinato dal Professor Joe Cullingham. Si tratta di una stella molto distante dalla Terra, appartenente ad un altro Sistema Solare, che è stata appunto rintracciata attraverso le onde radio da essa stessa emanate.
Dove si trova il nuovo esopianeta e tutti i dettagli
L’esopianeta nano rosso in questione, denominato GJ 1151, si trova a 26 anni luce di distanza dal pianeta Terra, di cui dovrebbe essere circa cinque volte più grande (questa informazione è ancora in fase di analisi). Questo pianeta ruota molto lentamente, una volta ogni 130 giorni, è massiccio, roccioso e pare non essere molto “ospitale” seppur si presenti più pacifico rispetto agli altri nani rossi. Il tutto, come detto, è stato scoperto grazie alle onde radio dell’astro e analizzando la sua velocità radiale, ossia la debole oscillazione nella posizione di una stella mentre viene trascinata da un pianeta.
Gli obiettivi degli esperti
“L’obiettivo a lungo termine – ha spiegato l’esperto Harish Vedentham, che ha collaborato alla scoperta – è determinare l’impatto che l’attività magnetica della stella ha sull’abitabilità di un esopianeta e le emissioni radio sono un grosso pezzo di quel puzzle. Il nostro lavoro ha dimostrato che ciò è praticabile con la nuova generazione di radiotelescopi e ci mette su un percorso entusiasmante”.
Ecco quali tecniche impiegano gli astronauti per individuare gli esopianeti
Gli esopianeti, sono quei pianeti scoperti dall’uomo che si trovano al di fuori del nostro sistema solare e che orbitano attorno ad altre stelle. Ovviamente si tratta di corpi celesti molto lontani che sono individuabili solo grazie a potenti telescopi come Hubble. Poterli rilevare è un’operazione molto complessa tenuto conto che sono collocati in una posizione molto distante dal nostro pianeta dove anche Nettuno, un pianeta collocato nel nostro stesso sistema solare, appare una palla blu sfocata ai nostri telescopi. Gli esopianeti influenzano le stelle attorno alle quali orbitano, ed è per questo che riescono ad essere individuati anche a grande distanza.
Il transito
Esistono alcune metodologie ormai consolidate e affinate attraverso le quali, gli astronomi riescono ad individuarli. Ad esempio i transiti, il metodo lampeggiante, il cambio Doppler e il metodo oscillazione sono solo alcune delle tecniche impiegate per poterli scorgere. Il transito avviene quando il pianeta durante la sua fase di passaggio si trova tra la stella e la Terra. In questa fase il pianeta riduce la luce della stella. Anche un calo dell’uno percento della luce è sufficiente ai telescopi per fare le opportune misurazioni.
L’oscillazione
Se la stella lampeggia in un modello ciclico regolare, per gli astronomi è un indizio che c’è un pianeta che la circonda. Attraverso questo metodo è anche possibile misurarne le dimensioni e la grandezza della sua orbita. Nel metodo di oscillazione, gli astronomi fanno affidamento sul fatto che proprio come le stelle attraggono i loro pianeti per tenerli in orbita, anche i pianeti attraggono le loro stelle. Quindi, mentre un pianeta gira, la sua stella oscillerà leggermente avanti e indietro.
In futuro verranno realizzati telescopi più potenti
Questo dondolio di solito è troppo piccolo per essere immortalato in un’immagine, ma si presenta come un’oscillazione nello spettro, o nel colore della stella. Anche in questo caso, attraverso questa semplice oscillazione dettata dall’attrazione gravitazionale reciproca tra stella e pianeta, gli astronomi possono effettuare le opportune misurazioni sulle dimensioni del pianeta e dell’orbita. In futuro, la realizzazione di metodi di misurazione più efficaci e di telescopi sempre più potenti, si potranno individuare altre migliaia di esopianeti.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.