Scoperto nuovo esopianeta grande il doppio di Nettuno: ecco dove si trova e tutti i dettagli
Nuova entusiasmante scoperta da parte degli astronomi: come riportato dalla rivista scientifica Nature, i ricercatori dell’Università di Warwick (Regno Unito), coordinati dall’astronomo David Armstrong, hanno rilevato attraverso il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA un nuovo esopianeta grande il doppio di Nettuno e che ha la stessa densità della Terra e di Venere. Il corpo celeste in questione è stato chiamato TOI-849b, orbita attorno a una stella simile al Sole e dista 730 anni luce dal nostro mondo. Si tratta di un corpo celeste roccioso le cui dimensioni però sono superiori a quelle “classiche” degli altri pianeti rocciosi, il che ha attirato l’attenzione degli esperti. PALLA DI FUOCO ESPLODE IN CIELO: ECCO DOVE E IL VIDEO
Scoperto un altro esopianeta grande come Nettuno: ecco dove si trova e le sue caratteristiche
Grandiosa anche la scoperta fatta qualche giorno fa dallo scienziato Jonathan Gagné: come riportato dalla rivista Nature, l’ex ricercatore iREx Banting (ora consulente scientifico del Planetario Rio Tinto Alcan di Montreal) grazie ai telescopi TESS e Spitzer della NASA ha rinvenuto nello spazio un esopianeta, dunque al di fuori del nostro Sistema Solare, grande come Nettuno. Si chiama AU Microscopii, dista 32 anni luce dalla Terra, ha circa 20-30 milioni di anni ed è 180 volte più giovane del nostro Sole, una stella decisamente particolare a cui gli astronomi danno ora il “benvenuto”. Di Au Mic (come è stato soprannominato) già nei primi anni 2000 era stato trovato un residuo nello spazio senza però che venissero rilevate altre tracce. Ora però la storia è diversa. Ma perché ci sono voluti quasi vent’anni fa per scroprire Au Microscopii?
Il motivo della scoperta “in ritardo” di Au Microscopii
“Au Microscopii – ha spiegato lo scienziato Gagné alla rivista Nature – è una piccola stella, con solo circa il 50% della massa del Sole e con un campo magnetico molto forte che la rende attiva. Le numerose macchie ed eruzioni sulla superficie di AU Mic hanno ostacolato il suo rilevamento, il che era già complicato senza queste caratteristiche”. Grazie all’osservazione in infrarossi però Gagné e i suoi collaboratori sono riusciti a rintracciare questo esopianeta, che continuerà a essere studiato nei prossimi mesi per ottenere sempre più informazioni sulla sua formazione e sulle sue caratteristiche. Ad esempio se Au Microscopii può essere considerato un “gemello” di Nettuno o se per conformazione è più simile alla Terra.
Arriva l’eclissi di Luna penombrale, ecco quando osservarla e da dove
É in arrivo un nuovo meraviglioso spettacolo l’astronomico, l’eclissi di Luna penombrale: come riportato da Scienze-FanPage.it, milioni di persone in tutto il mondo potranno ammirare il nostro satellite parzialmente oscurato dal Sole. Quando accadrà? All’alba di domenica 5 luglio, precisamente tra le ore 5.17 (in città come Udine) e le 5.38 (Roma): si avranno dunque solo pochi minuti per osservare (anche ad occhio nudo senza alcun problema, non trattandosi del Sole) l’eclissi di Luna penombrale. A cosa si assisterà? A una Luna meno luminosa, che non passa attraverso il cono d’ombra ma intercetta quello di penombra (parzialmente o totalmente), il quale filtra soltanto una piccola percentuale dei raggi solari. Tutti gli orari per assistere all’eclissi di Luna penombrale sono su questo link.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.