Scoperto un enorme gigante gassoso in orbita attorno a una stella morta molto più piccola
L’universo non smette mai di stupirci i con i suoi misteri, e quando gli astrofisici pensano di aver raggiunto un punto saldo, molto spesso scoprono un’eccezione che li costringe a ripartire da capo. Gli astronomi hanno scoperto un pianeta grande quanto Giove che orbita vicinissimo ai resti di una stella morta. È il primo caso di un esopianeta intatto nelle vicinanze di una nana bianca. Leggi anche La NASA conferma: siamo entrati in un nuovo ciclo solare
Il pianeta ci darà risposte sul futuro del Sistema solare?
Il pianeta che è stato catalogato come WD 1586 b potrebbe darci alcuni indizi su come il nostro sistema solare apparirà quando fra circa 5 miliardi di anni il Sole entrerà nella sua fase di nana bianca. Infatti una stella di dimensioni paragonabili alla nostra, quando finisce le riserve di idrogeno, comincia ad espandersi come una gigante rossa divorando tutti i pianeti e poi collassa. Di lei rimane soltanto il suo nucleo consumato. Leggi anche Asteroide deviato per difendere la Terra: Esa e Nasa studiano le strategie giuste
Una possibile conferma
Secondo alcuni studi teorici una stella che si avvia alla sua morte in questa maniera potrebbe conservare parte del suo sistema, ma fino ad ora non erano stati trovati i pianeti intatti.Andrew Vanderburg, professore associato alla University of Wisconsin-Madison si è detto entusiasta della scoperta, perché è l’unico caso registrato di un sistema solare di questo tipo. In questo caso il pianeta in orbita ha un diametro di almeno 10 volte maggiore rispetto alla stella intorno a cui orbita, catalogata come WD 1856+534. Leggi anche Una miriade di esopianeti nella nostra galassia potrebbero essere fatti di diamanti e rocce
Piccole conferme per teorie sulla vita
La scoperta è stata fatta con il satellite TESS della NASA. Gli esperti affermano che non c’è una nube di detriti intorno alla stella. Dalle stime gravitazionali, ad orbitare è un corpo ben definito. Questo potrebbe aprire uno spiraglio per la teoria secondo cui lo spazio intorno ad una nana bianca forse è compatibile con la vita di qualche tipo.
Il mistero della formazione del sistema
Il mistero più grande è come abbia fatto un pianeta grosso a trovarsi vicino ad una stella con un passato recente molto distruttivo. Alcuni ritengono che si tratti di un corpo planetario che orbitava a enorme distanza dalla stella originale e che poi ha iniziato ad avvicinarsi, quando oramai la fase di espansione era terminata. Se il pianeta vagante è riuscito a sopportare lo stress gravitazionale dell’avvicinamento, pur essendo di un gigante gassoso, questo potrebbe anche indicare la possibilità che pianeti rocciosi più piccoli possano avere avuto lo stesso destino. La scoperta è importante, anche perché questo sistema si trova ad appena 82 anni luce dalla Terra. Questo vuol dire che nei prossimi anni sarà possibile osservare in maniera più accurata il comportamento dell’esopianeta.
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