La presenza di un esopianeta dall’atmosfera analoga a quella della Terra ripropone la questione dell’esistenza di altre forme di vita al di fuori dalla Terra
Quante volte ci siamo chiesti se ci fossero altre forme di vita simili alla nostra? O pianeti che avessero le stesse caratteristiche della Terra?
Davvero tante. Nell’immaginario collettivo esistono di sicuro pianeti abitati ma ancora né gli scienziati né gli astronomi possono dichiarare con assoluta certezza di aver trovato un altro mondo uguale al nostro o un’altra Terra abitata che avesse le stesse possibilità di ospitare qualche forma di vita.
Esopianeta WASP – 189b
Se invece parliamo di atmosfere possiamo non possiamo non citare l’esistenza di un esopianeta collocato a più di 322 anni luce di distanza dalla Terra, denominato WASP – 189b, che interagisce con l’irradiazione stellare in una modalità molto simile allo strato di ozono della. Terra. Per quanto non ci sia possibilità dell’esistenza di qualsiasi forma di vita. si può ammettere di aver scoperto un esopianeta con un’atmosfera simile alla Terra, portando in avanti quell’asticella di conoscenza di cui abbiamo davvero bisogno.
L’atmosfera di WASP – 189b
Quando parliamo di esopianeti intendiamo i pianeti extrasolari, ovvero che non orbitano intorno al nostro Sole. WASP – 189b fa parte di questi affascinanti pianeti poco conosciuti, chiamati Gioviani Caldi; dalle ricerche risulta essere grande come Giove e con un’orbita talmente vicina alla propria stella da rendere le temperature particolarmente torride. In un recente studio, e con il fondamentale aiuto di HARPS a bordo dell’Osservatorio di La Silla dell’ESO, la famosa astronoma Bibiana Prinoth dell’Università di Lund, ha potuto affermare che la luce della stella passa attraverso l’atmosfera dell’esopianeta e che i gas nella sua atmosfera sono in grado di assorbire questa luce nella stessa maniera dell’ozono su quella terrestre. CONTINUA A LEGGERE…
Conclusione
Questi studi sono solo l’inizio della ricerca della vita su pianeti al di fuori del nostro sistema solare, ma, come afferma con certezza Prinoth, sono di assoluta rilevanza per poterla trovare. Naturalmente non si può ancora viaggiare così lontano da arrivare a WASP – 189b, ma di sicuro la ricerca è la base per rispondere a quella domanda che ognuno di noi si è fatto almeno una volta nella vita: siamo soli nell’universo?
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.