Ecco l’inspiegabile scoperta degli astronomi che hanno individuato la presenza di un esopianeta sopravvissuto a condizioni impossibili
Gli scienziati della NASA hanno individuato l’esistenza di un esopianeta collocato in un posto dove si pensava che nessun esopianeta potesse sopravvivere. La nuova scoperta è stata effettuata dal Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) e rappresenta un vero grattacapo per gli astronomi perchè ha rimesso in discussione alcuni concetti che sembravano ormai assodati.
La stella è un gigante gassoso molto più grande di Giove
Infatti l’esopianeta è collocato in una posizione nella quale dovrebbe ormai risultare bruciato da tempo dalla sua stella. La stella è un pianeta gigante gassoso che possiede una massa pari a 8,2 volte la massa di Giove in orbita attorno alla stella gigante rossa HD 203949. Secondo quanto prevedono gli astronomi però, questa stella avrebbe ormai concluso il proprio ciclo di vita.
I dati rilevati dagli asterosismologi
La stella sarebbe collocata su un punto in cui ha già iniziato a buttare via il suo materiale esterno, espandendosi enormemente prima di iniziare la fase di riduzione. L’orbita dell’esopianeta stimata è di 184,2 giorni e pur avendo aumentato notevolmente le proprie dimensioni è riuscita a sopravvivere. I dati rilevati dagli asterosismologi sulle oscillazioni delle superfici delle stelle rivelano come le onde sonore si muovano all’ interno svelando anche informazioni chiave su una stella, sulla dimensione, sulla massa e anche sull’ età.
Le osservazioni del TESS
Transiting Exoplanet Survey Satellite è dotato degli strumenti per l’asterosismologia, ma questa è la prima volta che l’osservatorio ha usato questa tecnica per analizzare gli esopianeti. Le osservazioni sono state condotte su due stelle: HD 203949 e il suo pianeta HD 203949 b e una stella gialla subgigante chiamata HD 212771, orbitata da un gigante gassoso circa 2,3 volte la massa di Giove.
Il team di esperti ha utilizzato i dati asteroseismologici per calcolare le dimensioni, la massa e l’età delle stelle. E, secondo questi dati, HD 203949 ha una massa molto più bassa di quanto si pensasse inizialmente. Ciò significa che ne ha già perso gran parte – suggerendo che dovrebbe essere troppo evoluto per avere un pianeta vicino a HD 203949 b.
Ecco cosa ha lasciato di stucco gli astronomi
Ma dall’analisi del sistema HD 203949, c’è un indizio fondamentale che ha lasciato di stucco gli astronomi. Molti sistemi hanno giganti gassosi vicini alle loro stelle. E’ impossibile che si siano per formati in quel posto, perché la gravità, i venti e le radiazioni della stella avrebbero dovuto soffiare e bruciare via tutto il gas prima che potesse accumularsi in un pianeta. Ecco perchè è inspiegabile che quell’esopianeta possa essere sopravvissuto.
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