Scoperto un buco nero supermassiccio di provenienza sconosciuta
Nonostante i tanti studi scientifici dedicati a questo agomento, molte cose sui buchi neri rimangono un mistero per l’uomo. Sappiamo che i buchi neri rientrano in due categorie; quelli che sono stati prodotti dal collasso di una singola grande stella e quelle sorte da buchi neri supermassicci che hanno milioni di miliardi di masse solari. I cosiddetti buchi neri di massa intermedia (IMBH) sono stati molto difficili da studiare e interpretare per gli scienziati. Gli scienziati con il rapporto di collaborazione scientifica di LIGO e VIRGO, hanno individuato un IMBH sito a miliardi di anni luce di distanza grazie a particolari onde gravitazionali.
I buchi neri supermassicci
Oggi sappiamo in linea generale come si formano i buchi neri di massa stellare. Quando una stella molte volte più grande del Sole esaurisce il combustibile nucleare, la sua stessa massa la comprime in una singolarità dalla quale nemmeno la luce può sfuggire. I buchi neri supermassicci sono meno conosciuti, ma la teoria principale è che nascono da buchi neri più piccoli attirando la materia e fondendosi con altri buchi neri. Questi oggetti possiedono una gravità tale da poter ancorare una galassia. La nostra galassia ha un buco nero supermassiccio al centro noto come Sagittarius A *.
L’onda gravitazionale GW190521
Gli scienziati hanno individuato diversi candidati IMBH, ma i progetti LIGO e VIRGO hanno fornito finora le prove ritenute maggiormente attendibili. Questi strumenti utilizzano l’interferometria laser per rilevare le onde gravitazionali da eventi catastrofici come le collisioni di stelle di neutroni e buchi neri. Gli scienziati possono anche risalire alle onde sugli oggetti che le hanno prodotte. Recentemente, il team ha rilevato l’onda gravitazionale GW190521, che ha iniziato il suo viaggio verso la Terra 7 miliardi di anni fa, quando due buchi neri di medie dimensioni si sono scontrati.
La massa di questi buchi neri
Secondo uno studio recente, questi buchi neri avrebbero una massa pari a 85 e 65 volte la massa del sole. Ciò li pone ben oltre il limite di massa affinchè si possa parlare di un buco nero stellare, ma molto al di sotto di un buco nero supermassiccio. Il nuovo buco nero è circa 142 volte la massa del sole, e questo è ancora un IMBH. In confronto, il Sagittario A * supermassiccio è di circa 4 milioni di volte la masse solare.
Questa scoperta solleva alcuni interessanti interrogativi. Poiché entrambi i buchi neri in collisione erano più grandi di un buco nero di massa stellare, da dove provenivano? Potrebbero essere il risultato di collisioni passate? Questo nuovo IMBH continuerà a crescere ora che ha una gravità sufficiente per aspirare più materiale? Tutto quello che possiamo dire in questo momento è che questi buchi neri “impossibili” esistono, ma ne ignoriamo il motivo.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.