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Mercoledì 20 Novembre
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Scovato un altro buco nero nello spazio: ecco quanto è grande

Rintracciato il buco nero più piccolo di sempre: le sue anomalie e quanto è distante dalla Terra

Scovato un altro buco nero nello spazio: ecco quanto è grande
Immagine archivio - Foto PixaBay

Trovato un nuovo buco nero nello spazio

L’infinità dello Spazio riserva sempre grandi sorprese. L’ultima novità riguarda la scoperta di un buco nero finora mai rinvenuto, precisamente il più “piccolo” di sempre. A rintracciarlo è stato un gruppo di ricercatori che ha studiato un catalogo di 100.000 stelle denominato Apache Point Observatory Galactic Evolution Experiment (APOGEE), come riporta NotizieScientifiche.it.

Quanto è grande e dove si trova

Questo buco nero si trova in una regione esterna del disco principale della via Lattea, a circa 10.000 anni luce dalla Terra, ed ha una massa 3,3 volte quella del Sole. Il diametro del buco nero, emerge dalla ricerca, sembrerebbe essere di appena 19 km ma occorrono nuove conferme per ufficializzare questi dati. La particolarità di questo buco nero è l’assenza del disco di gas e polvere che invece è “marchio di fabbrica” di tali corpi celesti, che appunto permette agli astronomi di localizzarli. E com’è stato possibile, dunque, trovarlo nello spazio?

La luce

I ricercatori sono stati attratti dalla luce “a intermittenza” del buco nero, decisamente atipica e segnale che c’è qualcosa che ruota attorno alla stella. Da lì è stato rinvenuto il “compagno” binario che non emette alcuna luce ed ha confermato (al momento) che si tratta di un vero e proprio buco nero.

Immortalata la prima immagine con eventi accaduti all’interno di un buco nero

E a proposito di buchi neri, come riporta la rivista Science Alerta, la Nasa avrebbe immortalato con una immagine (la prima in assoluto) alcuni eventi accaduti all’interno di un buco nero. Ovviamente si tratta di una immagine poco chiara e a bassa risoluzione, ma risulta tuttavia una impresa di grande ingegnosità scientifica.

La prima immagine risale agli anni ’60

Nel corso dei decenni, abbiamo anche capito alcune cose importanti delle loro strane dinamiche. In effetti, la primissima immagine simulata di un buco nero, calcolata utilizzando un computer IBM 7040 della scheda perforata degli anni ’60 e tracciata a mano dall’astrofisico francese Jean-Pierre Luminet nel 1978, ha molte assonanze con delle simulazioni della NASA.

Le simulazioni

In entrambe le simulazioni (quella nuova sopra e l’opera di Luminet sotto) si vede un cerchio nero al centro. Si tratta del punto in cui le radiazioni elettromagnetiche – luce, onde radio, raggi X e così via – non sono più abbastanza veloci da raggiungere la velocità di fuga dall’attrazione gravitazionale del buco nero. Al centro del buco nero si trova la parte anteriore del disco di materiale che vortica attorno al buco nero, come l’acqua in uno scarico. Genera una radiazione così intensa per attrito che possiamo rilevare questa parte con i nostri telescopi.

L’anello fotonico

Si può scorgere anche la presenza dell’anello fotonico, un perfetto anello di luce attorno all’orizzonte degli eventi. Si può anche notare un’ampia striscia di luce attorno al buco nero. Quella luce proviene effettivamente dalla parte del disco di accrescimento dietro il buco nero; ma la gravità è così intensa, anche al di fuori dell’orizzonte degli eventi, che deforma lo spaziotempo e piega il percorso della luce attorno al buco nero.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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