Secondo uno studio nel 2014 è arrivato sulla Terra un oggetto interstellare

Ecco i risulati di una ricerca pubblicata dal ricercatore di astrofisica di Harvard Amir Siraj nel 2019

Oumuamua (foto Pixabay)
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La meteora esplosa nel 2014 sui cieli della Papua Nuova Guinea potrebbe essere il primo oggetto interstellare ad arrivare nel nostro pianeta

Secondo uno studio una meteora che nel 2014 è esplosa all'incirca sopra i cieli della Papua Nuova Guinea non avrebbe avuto un origine terrestre, ma sarebbe arrivato da un'altra stella e per quanto ne sappiamo si tratta del primo oggetto a entrare in atmosfera per cui abbiamo una discreta certezza. Per lo United Space Command, lo USSC, che si occupa per le forze armate degli Stati Uniti del settore spazio, il bolide che si è prima acceso e poi ed è esploso sopra i cieli di questa regione non molto lontana l'Australia avrebbe avuto una velocità anomala, incompatibile con quella delle comuni meteore, ma molto più probabilmente vicina a quella di un oggetto di origine interstellare.

Troppo veloce per essere la solita meteora

Il ricercatore di astrofisica di Harvard Amir Siraj nel 2019 ha pubblicato una ricerca secondo cui, in base ai dati e sto disposizione, l'oggetto sarebbe giunto da una traiettoria compatibile con un viaggio interstellare e attualmente giace in pezzi sul fondo dell'Oceano Pacifico meridionale. La USSC ha poi pubblicato un documento che potrebbe rivoluzionare completamente la nostra visione dei corpi in transito nel sistema solare, ma lo studio sarebbe rimasto bloccato a causa di alcuni poco chiari fattori di sicurezza e sarebbe rimasto classificato secondo gli standard governativi statunitensi.

Troppo pochi dati, ma vale la pena di tentare

La meteora dovrebbe avere avuto pochi metri di diametro e si aggiunge a una lista piuttosto breve, soltanto due corpi, fino ad ora individuati in Oumuamua e la cometa di Borisov. Le differenze con questi corpi possono essere significative, perché gli altri due sono molto più grandi e non verranno mai a contatto con la Terra mentre abbiamo letteralmente quasi sotto mano un oggetto da studiare incredibile. Dopo la ricerca al CNEOS, il Center of Near Object Studies della Nasa e molti calcoli, il direttore degli Studi degli Oggetti Interstellari del Progetto Galileo dell'Università di Harvard Siraj ha concluso che la palla di fuoco che è entrata nell'atmosfera a più di 200.000 km orari l’8 gennaio 2014 dovrebbe provenire da un'altra stella. CONTINUA A LEGGERE…


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I pezzi sono impossibili da recuperare

Purtroppo a causa della violenza dell'impatto è quasi impossibile riuscire a recuperare i pezzi, che sono molto piccoli e dispersi. Il ricercatore ha comunque fatto un appello per scongelare lo studio, adesso che i dati del CNEOS sono stati desecretati. Questo nella speranza che qualche ricercatore che ha studiato la traiettoria di quell'oggetto possa aiutare a ricostruire i dati ed eventualmente a recuperare qualche frammento, per quanto esiguo, per poterlo studiare in laboratorio e osservare per la prima volta un oggetto proveniente da un'altra stella.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.