Il nuovo sistema planetario che si trova a 200 anni luce dalla Terra presenta alcune caratteristiche peculiari: ecco quali
Recentemente gli scienziati hanno avuto modo di notare la presenza di un sistema planetario che è distante ben 200 anni luce rispetto al nostro. Una delle caratteristiche principali di questo sistema planetario risiede nel fatto che è impegnato in un’orbita davvero particolare, formata da sei pianeti che si muovono intorno ad una stella chiamata TOI-178. I cinque pianeti più esterni seguono delle orbite ritmiche e a loro volta sono collegati ad altrettanti pianeti. Un’orbita di questo tipo è una vera rarità e difficilmente può essere osservata in altre occasioni. Leggi anche Identificata una piccola galassia nana con molta materia oscura
Ecco cosa hanno scoperto dei ricercatori svizzeri
Nel Sistema Solare, ad esempio, esistono alcuni esempi di risonanze orbitali ma hanno caratteristiche diverse e soprattutto non coinvolgono così tanti elementi. Rappresentano una risonanza Plutone e Nettuno intorno al Sole ma ovviamente seguono un andamento differente rispetto a quello appena scoperto dei sei pianeti. Secondo i ricercatori dell’Università di Berna, che insieme a quelli di Genève stanno seguendo la scoperta scientifica in oggetto, un’orbita così complessa potrebbe essere la conseguenza di una storia estremamente antica, di addirittura 7 miliardi di anni. Una riprova di questa teoria è il fatto che l’orbita dei pianeti è molto ordinata, segno che il Sistema ha avuto tempo per potersi assestare.
Cosa rende unico il sistema appena scoperto?
Va detto, però, che questo appena scoperto non è l’unico nel suo genere. Lo scorso anno i ricercatori individuarono un altro Sistema, denominato HD 158259, composto da sei pianeti mentre in precedenza era già stato avvistato il Kepler-80, composto a sua volta da cinque pianeti. I ricercatori, però, hanno notato qualcosa di davvero unico nell’ultimo Sistema scoperto. Infatti presenta molte analogie con il nostro Sistema Solare, a cominciare dalla presenza di un pianeta estremamente denso come può essere la Terra e di uno con una consistenza più malleabile, come invece è Nettuno. CONTINUA A LEGGERE
Gli elementi che disorientano gli scienziati
Queste affinità con il Sistema Solare, contrapposte a grandi differenze, manda in confusione gli scienziati che non riescono a dare una spiegazione plausibile a questo fenomeno. Una risposta a questi dubbi potrebbe rappresentare lo stravolgimento di tutto quello che è stato finora ritenuto valido rispetto alla creazione del Sistema Solare. Gli scienziati suppongono, inoltre, che ci siano anche altri Sistemi più simili a quello che ha come fulcro centrale la stella TOI-178. Se la loro orbita dovesse essere dello stesso tipo, allora significherebbe che nella loro costruzione non sono intervenuti fattori di caos scatenanti, come invece è stato fino ad ora creduto.
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