I due veicoli spaziali hanno sfiorato l’impatto nella giornata di mercoledì 18 settembre
Le probabilità erano molto basse, solo del 5,6%, eppure la Genesis II di Bigelow Aerospace e il defunto satellite Cosmos 1300 della Russia si sono scontrati in volo nella mattina di mercoledì 18 settembre. L’avvertimento è stato comunicato via Twitter dai rappresentanti di Bigelow Aerospace.
Nonostante le basse probabilità si è sfiorato lo scontro
Le probabilità di uno su venti sono in realtà piuttosto elevate nel mondo dei satelliti basta pensare, come si legge sul sito Space.com che l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha spostato dalla rotta il suo satellite Aeolus per evitare problemi, avendo stimato una possibilità su 1.000 la possibilità di un impatto con uno dei satelliti Internet Starlink di SpaceX.
Non vi sono state conseguenze
Ma Genesis II e Cosmos 1300, dopo essersi sfiorati, hanno proseguito i loro percorsi circolari a circa 320 miglia (515 chilometri) sopra la Terra. “Secondo l’Aeronautica, non vi è stata alcuna collisione tra Genesis II e Cosmos 1300”, ha detto Bigelow Aerospace via Twitter questa mattina. Il cosmo 1300, noto anche come Tselina-D n. 30, pesa circa 2.000 chilogrammi. Il satellite spia fu lanciato nell’agosto del 1981 e apparentemente fu messo fuori servizio pochi mesi dopo.
Cos’è il Genesis II
Genesis II, che pesa 1360 kg, è stato lanciato nel giugno 2007, in missione per dimostrare la tecnologia dell’habitat espandibile di Bigelow nell’ambiente spaziale. Il modulo lungo 4,4 metri stava continuando i lavori iniziati con la Genesi I di dimensioni simili, arrivata in orbita terrestre un anno prima. Le due Genesis hanno inviato dati sulla Terra per circa 2 anni e mezzo prima di diventare solo detriti spaziali e non c’è alcun modo per eliminarli.
Il piano per smantellare i vecchi veicoli spaziali
Il piano per smantellare le due Genesis è quello di bruciarli al rientro nell’atmosfera. In futuro, gli habitat spaziali che verranno lanciate in orbita avranno due diverse unità di propulsione e saranno quindi in grado di eseguire manovre anche al termine della missione.
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