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Martedì 12 Novembre
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Sistema stellare triplo distrugge il suo disco protoplanetario: cos’è questo fenomeno rarissimo?

Osservato un sistema stellare triplo che fa a pezzi il suo disco circumstellare: è la prima prova diretta di questo fenomeno

Sistema stellare triplo distrugge il suo disco protoplanetario: cos’è questo fenomeno rarissimo?
Rappresentazione di un sistema stellare triplo - Foto Wikimedia

Sistema stellare triplo distrugge il suo disco protoplanetario: cos’è questo fenomeno rarissimo?

Un team di scienziati, come si legge su Everyeye.it, ha trovato la prima prova diretta che dei gruppi di stelle possono effettivamente fare a pezzi i loro dischi: è quanto emerso dopo l’osservazione, durata 11 anni, di GW Orionis, un giovane sistema stellare triplo con un disco circumstellare distante 1.300 anni luce. Per effettuare questa scoperta gli scienziati hanno usato il Very Large Telescope dell’European Southern Observatory e l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array. Leggi anche La Luna si sta arrugginendo: ecco perché e cosa può succedere

La prima prova diretta di questo fenomeno

Come spiegato da Alison Young delle Università di Exeter e Leicester in Inghilterra e coautore dello studio “ci sono stati una serie di studi teorici sugli effetti di lacerazione del disco ma questa è la prima prova diretta dell’effetto che si verifica in un disco di formazione del pianeta. Questo dimostra che è possibile che tali dischi vengano deformati e rotti e aumenta la possibilità che i pianeti si possano formare su orbite molto inclinate attorno a più sistemi stellari”. Leggi anche Scoperto pianeta che ruota attorno a tre Soli: ecco dove si trova e tutti i dettagli

Possibile la formazione di pianeti

I dischi circumstellari intorno ad astri più giovani sono la riserva di materiale che dà vita ai pianeti: questi dischi hanno una struttura a forma di anello e sono composti da polveri, gas, asteroidi o frammenti di collisioni di piccoli oggetti in orbita intorno a una più stelle. L’anello in questione, situato nella parte interna del disco del sistema GW Orionis, contiene 30 masse terrestri di polvere e questo significa che c’è materiale sufficiente per la formazione di pianeti. Leggi anche Scoperto un nuovo tipo di buco nero formatosi dopo una massiccia collisione

Dalle previsioni matematiche all’osservazione

Questo studio fornisce una conferma a quanto si ipotizzava da anni, ovvero che i sistemi multi-stellari possono rompere i propri dischi lasciando anelli inclinati e disallineati intorno alle loro stelle. Lo stesso Young non ha nascosto la gioia di questa scoperta, definendo emozionante vedere le previsioni matematiche verificate nelle osservazioni in modo così chiaro.

Si tratta di un fenomeno non così raro?

Questo disco, quindi, probabilmente formerà dei pianeti (che non saranno sullo stesso piano di inclinazione, a differenza di quanto accade nel nostro sistema solare”. Come spiega Alexander Kreplin, tra gli autori dello studio, “tutti i pianeti formati all’interno dell’anello disallineato orbiteranno attorno alla stella su orbite altamente oblique”. Questo caso potrebbe in realtà non essere un rarità: potrebbero infatti essere tanti gli esopianeti che orbitano intorno a due o più stelle su orbite molto inclinate.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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