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Sabato 15 Giugno
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Solar Orbiter, partita ieri la storica missione che ci svelerà i segreti delle regioni polari del sole

Solar Orbiter, partito da Cape Canaveral il veicolo spaziale che dovrà ispezionare il Sole e che ci fornirà immagini mai viste prima

Solar Orbiter, partita ieri la storica missione che ci svelerà i segreti delle regioni polari del sole
Ieri è partita ufficialmetne la missione Solar Orbiter, Foto youtube

E’ partita da Cape Canaveral la missione Solar Orbiter che svelerà i segreti e i dettagli più intimi del sole

La navicella spaziale Solar Orbiter costruita in Europa è ufficialmente partita verso il sole. Con i suoi 1.800 chilogrammi, la nave spaziale realizzata per portare avanti la missione Solar Orbiter, è decollata in cima a un razzo dell’Atlante V della United Launch Alliance (ULA) dalla stazione dell’aeronautica di Cape Canaveral nella giornata di ieri, domenica (9 febbraio) quando in Italia erano circa le 4 di mattina.

La missione è nata da una partnership tra ESA e NASA

Dopo aver spiccato il volo si è separata dal razzo come previsto 53 minuti dopo il decollo. E, pochi minuti dopo, il team della missione aveva già stabilito comunicazioni con l’astronave. Pertanto tutto è andato secondo i piani e non c’è motivo, almeno per adesso, di pensare che qualcosa possa andare storto nelle prossime ore. Solar Orbiter è una missione realizzata dall’Agenzia spaziale europea (ESA) in partnership con la NASA. Lo scopo è quello di acquisire nuovi dati e immagini senza precedenti sulle regioni polari del sole.

Il lancio è stato rinviato diverse volte

Ogni volta che lanci qualcosa, è incredibilmente eccitante“, ha dichiarato al sito Space.com, Günther Hasinger, direttore scientifico dell’ESA. “Questa missione – ha proseguito Hasinger – è un tesoro importante per la scienza, tutti noi vogliamo che vada bene“. Inizialmente l’ESA pianificò il lancio della missione tra il 2008 e il 2013. Tuttavia, le difficoltà tecniche e alcuni rimodellamenti della missione hanno costretto a dover rinviare il lancio al 2020. I nuovi rimodellamenti hanno dotato il veicolo spaziale di tutti gli strumenti e le protezioni necessarie per affrontare questa missione in tutta sicurezza.

Il possente scudo termico

E’ stato realizzato uno scudo termico del peso di 150 kg capace di resistere a temperature elevatissime fino a 970 gradi Fahrenheit (520 gradi Celsius) come si legge sul sito Space.com. Lo scudo è dotato di fori che si apriranno quando di dovrà cercare di ispezionare il sole e si chiuderanno al momento giusto per evitare che si accumuli troppo calore. La speranza degli scienziati è che questa missione possa fornire ulteriori dati per capire le origini del sistema solare e sapere di più sullo stato di ‘salute’ del sole.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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