Sole, dallo studio delle eclissi totale scoperti i misteri del campo magnetico solare
Le osservazioni dalle eclissi solari totali sono state utilizzate per misurare la forma del campo magnetico del Sole.
I ricercatori dell’Istituto di astronomia dell’Università di Hawai (IfA) hanno lavorato sodo per studiare la corona solare, ovvero l’atmosfera più esterna del sole che si espande nello spazio interplanetario. Le proprietà della corona solare sono una conseguenza del complesso campo magnetico del Sole, che viene prodotto all’interno e si estende verso l’esterno nello spazio, come riporta sciencedaily.com. Lo studente universitario Benjamin Boe ha condotto un nuovo studio che ha utilizzato le osservazioni sull’eclissi solare totale per misurare la forma del campo magnetico coronale con una risoluzione spaziale più elevata e su un’area più ampia rispetto alle ricerche precedenti. I risultati sono stati pubblicati sull’Astrophysical Journal il 3 giugno. Space X inaugura una nuova epoca nell’esplorazione dello spazio
Lo studio
La corona è più facilmente visibile durante un’eclissi solare totale, quando la luna si va a porre tra la Terra e il Sole, bloccando la luce solare. Significativi progressi tecnologici negli ultimi decenni hanno spostato la maggior parte delle analisi su osservazioni spaziali a lunghezze d’onda della luce non accessibili da terra o su grandi telescopi terrestri come il telescopio solare Daniel K. Nonostante questi progressi, alcuni aspetti della corona possono essere studiati solo durante le eclissi solari totali. Boe è stato consigliato dal Professor Shadia Habbal, esperto di ricerca coronale della UH Mānoa Astronomy. Enorme asteroide “sfiora” la Terra: ecco quando si è avvicinato al nostro pianeta
Le osservazioni sulle eclissi solari
Habbal ha guidato un gruppo di cacciatori di eclissi, che hanno fatto osservazioni scientifiche durante le eclissi solari per più di 20 anni. Queste osservazioni hanno portato a scoperte importanti svelando alcuni dei segreti dei processi fisici che definiscono la corona. “La corona è stata osservata con eclissi solari totali per oltre un secolo, ma mai prima d’ora erano state usate immagini di eclissi per quantificare la sua struttura del campo magnetico“. Boe ha tracciato il modello della distribuzione delle linee del campo magnetico nella corona, usando un metodo di tracciamento automatico applicato alle immagini della corona scattate durante 14 eclissi negli ultimi due decenni. Questi dati hanno fornito la possibilità di studiare i cambiamenti nella corona su due cicli magnetici di 11 anni del Sole.
La scoperta
Le immagini a risoluzione più elevata hanno mostrato strutture su scala ridotta, il che implica che la corona è ancora più strutturata di quanto precedentemente riportato. Per quantificare questi cambiamenti, Boe ha misurato l’angolo del campo magnetico rispetto alla superficie del Sole. Durante periodi di minima attività solare, il campo della corona emanava quasi direttamente dal Sole vicino all’equatore e ai poli, mentre usciva con una varietà di angoli a metà latitudine. Durante i periodi di massimo, il campo magnetico coronale era molto meno organizzato e più radiale. Questi risultati sfidano le attuali assunzioni utilizzate nella modellizzazione coronale, che spesso presuppongono che il campo magnetico coronale sia radiale oltre 2,5 raggi solari. Invece, questo lavoro ha scoperto che il campo coronale era spesso non radiale ad almeno 4 raggi solari. “Questi risultati sono di particolare interesse per la formazione del vento solare. Indicano che le idee principali su come modellare la formazione del vento solare non sono complete, e quindi la nostra capacità di prevedere e difendersi dalle intemperie spaziali può essere migliorata“, ha detto Boe .
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.