Ecco i risultati di una ricerca che apre le porte verso nuovi studi sulla protezione dai meteoriti
Negli ultimi 500 milioni di anni il nostro pianeta è stato bersagliato da meteoriti che hanno causato estinzioni di massa. Secondo una nuova ricerca, le tempeste di meteoriti avrebbero avuto cause diverse da quelle che si erano pensate in precedenza. Dopo aver analizzato quasi 8.500 chilogrammi di roccia sedimentaria da antichi fondali marini, gli scienziati hanno scoperto che le maggiori collisioni nella fascia degli asteroidi non hanno dato alcun contributo significativo al numero di impatti di meteoriti sulla Terra.
Cosa si è scoperto
Si tratta di una scoperta cruciale che secondo gli scienziati servirà a proteggere la Terra dagli impatti di asteroidi in futuro. In precedenza la scienza aveva maturato la convinzione che il flusso di meteoriti sul nostro pianeta fosse collegato a eventi drammatici nella fascia degli asteroidi. Il recente studio avrebbe invece dimostrato che il flusso è stato invece molto stabile. Gli eventi catastrofici legati ad un impatto di corpi di grandi dimensioni sulla Terra, tali da causare un cratere significativo, sono molto rari.
Gli studi sono stati condotti su frammenti di calcare
Molte rocce spaziali si polverizzano all’impatto con l’atmosfera, lasciando cadere sulla Terra solo detriti. I detriti caduti sulla Terra sono perlopiù minuscoli frammenti di micrometeoriti, conservati negli strati sedimentari della crosta terrestre. Da antichi fondali marini in Cina, Russia e Svezia sono stati estratti migliaia di chilogrammi di calcare, che rappresentano 15 diversi periodi di tempo nell’Eone Fanerozoico. Questi pezzi di calcare sono stati poi disciolti in acido, una tecnica che consente l’estrazione di spinelli di cromo – minuscoli pezzi di ossido di cromo, un minerale resistente alla degradazione che meteoriti diversi. Le analisi chimiche hanno permesso agli scienziati di poter determinare da quali tipi di meteoriti provengono i singoli frammenti. CONTINUA A LEGGERE…
I risultati dello studio
L’esito della ricerca avrebbe evidenziato la presenza di un flusso stabile nel tempo, per lo più costituito da meteoriti condritiche (pietrose non metalliche), simile al flusso attuale. L’evidente eccezione è un aumento di questo tipo di meteorite 466 milioni di anni fa, associato alla rottura di un corpo genitore di condrite L, un tipo di meteorite notevolmente povero di ferro. Durante questo periodo, il flusso di meteoriti è aumentato di un fattore fino a 300 e il 99 percento dei frammenti proveniva da questo unico corpo genitore, svanendo dopo circa 40 milioni di anni, ma senza mai cessare del tutto. Ancora oggi, circa un terzo di tutti i meteoriti che cadono sulla Terra provengono da questo corpo genitore. Ciò potrebbe suggerire che gli asteroidi che lasciano la fascia degli asteroidi tra Marte e Giove sembrano provenire da una regione molto piccola. Dall’esito di questo studio si evince che solo una delle 70 grandi collisioni di asteroidi avvenute negli ultimi 500 milioni di anni ha provocato un aumento del flusso di meteoriti sulla Terra. Grazie a questo studio si potranno studiare nuove tecniche per deviare la traiettoria dei meteoriti qualora dovessero entrare in rotta di collisione con il nostro pianeta.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.