Sono germogliate le prime piantine piantate sul suolo lunare

La pianta è cresciuta su campioni di terreno della Luna, riportati a Terra nel corso delle missioni Apollo 11, 12 e 17

Immagine della Luna (foto Pixabay)
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Sono sbocciate le prime piantine sui campioni di regolite

Si chiama Arabidopsis thaliana ed è la prima pianta nata sul suolo lunare. La pianta è cresciuta su campioni di terreno della Luna, riportati a Terra nel corso delle missioni Apollo 11, 12 e 17. Il merito di questo straordinario esperimento va attribuito al gruppo di ricerca dell’Università della Florida e Gainesville, capeggiato dai ricercatori Rob Ferl e Anna-Lisa Paul.

Le sfide da vincere

“Da anni ci siamo chiesti se le piante possano davvero crescere sulla Luna – sono state le parole espresse dal dottor Ferl – ora sappiamo che la risposta è positiva!”. Se è vero che l'obiettivo dichiarato degli scienziati è quello di agevolare la vita anche sul suolo lunare (e comunque fuori dal nostro pianeta), questo esperimento dimostra che tutto ciò è possibile. E' vero che le sfide sono ancora tantissime, come ad esempio la produzione di cibo e di ossigeno, ma alcuni passi avanti concreti sono stati fatti negli ultimi anni.

Come sono stati piantati i semi

Fino ad ora si era pensato che la polvere grigia. detta regolite, depositata sul suolo lunare, costituisse realmente un terreno adatto alla loro crescita. Per capire tutto ciò i ricercatori hanno piantato semi di Arabidopsis thaliana, la pianta modello della ricerca genetica sui vegetali, proprio su appezzamenti di regolite (appena 12 grammi) che gli astronauti hanno portato sulla Terra nel corso delle missioni Apollo. Gli scienziati hanno annaffiato il campione di regolite con acqua e concimati con nutrienti. Dopo alcuni giorni i semi hanno germogliato e le piante sono cresciute. CONTINUA A LEGGERE..


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I limiti evidenziati

E' anche vero che una buona parte delle prime piantine lunari ha evidenziato segnali chiari di stress, cioè una crescita meno veloce, con foglie piccole e una colorazione bruna. La grande presenza di metalli e il bombardamento di raggi cosmici subito dal terreno avrebbe determinato la produzione di molecole molto reattive che influenzerebbero in negativo la crescita delle piante.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.