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Mercoledì 13 Novembre
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Stella aliena venuta dallo spazio invade il “nostro” mondo: dove si trova e che succederà

Si chiama J1124 + 4535 ed ha invaso il nostro Sistema Solare: ecco di cosa si tratta

Stella aliena venuta dallo spazio invade il “nostro” mondo: dove si trova e che succederà
Scoperti due pianeti abitabili nello spazio: ecco quali sono e dove si trovano - Foto PixaBay

Stella aliena rintracciata nella nostra galassia: dove si trova e che cos’è

L’immensità dello spazio è una delle (non dichiarate) meraviglie dell’universo, luogo sconfinato e “casa” di stelle, buchi neri e corpi celesti di ogni tipo. Ma cosa succede se uno di questi elementi piomba nelle nostre costellazioni “invadendo” il nostro mondo? Domanda lecita se si considera la recente scoperta dei ricercatori  dell’Accademia cinese delle Scienze: gli scienziati asiatici, in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone e del “Kavli Institute for the Physics and Mathematics of the Universe” dell’Università di Tokyo, hanno avvistato una stella “aliena” in una delle nostre costellazioni…

La stella aliena: cos’è e dove si trova

Si chiama J1124 + 4535, si trova nella costellazione dell’Orsa Maggiore ed è stata indicata come “corpo celeste alieno”. Stando a quanto affermato dagli scienziati cinesi Qian-Fan Xing e Gang Zhao, e come riportato sulla rivista Nature Astronomy, questa costellazione non appartiene alla nostra galassia. Perché? A differenza degli altri corpi celesti presenti nelle nostre costellazioni, composti perlopiù da metalli, questa stella è povera di metalli e ricca di europio, un altro elemento chimico che invece scarseggia nei corpi celesti della Via Lattea. Secondo i ricercatori, dunque, si tratta di un corpo celeste alieno schiantatosi letteralmente nel “nostro” Universo. La stella J1124 + 4535 in realtà fu già avvistata nel 2015 in Cina grazie a un eccezionale telescopio (il Large Sky Area Multi-Object Fibre Spectroscopic Telescope) e, grazie a studi approfonditi sulla sua composizione chimica, è stato stabilito che si tratta di un corpo spaziale estraneo.

Le conseguenze sulla Terra

Trattandosi di una stella, e non di un asteroide in rotta di collisione, la presenza di J1124 + 4535 nella costellazione dell’Orsa Maggiore non porta nessuna conseguenza pericolosa al nostro pianeta. Questo corpo celeste infatti si trova lì da diversi anni e, nonostante provenga da un universo “alieno”, i ricercatori non hanno rilevato indizi tali da far pensare a un “impatto dannoso” sulla Terra.

Altre stelle aliene nella nostra galassia?

La stella J1124 + 4535 potrebbe non essere l’unica stella “aliena” ad “invadere” il nostro universo: entro due miliardi di anni infatti, come riporta il sito Scienze.FanPage.it, la nostra galassia si fonderà con la Grande Nube di Magellano (una galassia aliena nana) e tra circa 4 miliardi di anni incontrerà quella di Andromeda. Tutto questo potrebbe portare ad uno “scambio di stelle” tra galassie e ad altre importanti conseguenze per il Sistema Solare.

La vita potrebbe essere stata originata da altri sistemi stellari, ecco la tesi di alcuni scienziati planetari

La vita sulla Terra potrebbe essere arrivata da altri pianeti o da altre galassie? Potrebbe essere arrivata a bordo di un visitatore interstellare come lo strano oggetto a forma di sigaro “Oumuamua? Secondo i ricercatori questo potrebbe essere possibile. In un articolo pubblicato sul sito Space.com, si sonda questa ipotesi prendendo spunto da Oumuamua, il visitatore interstellare che ha attraversato il sistema solare interno lo scorso autunno che potrebbe non essere stato il primo ad essere arrivato sul nostro pianeta.

Pensiamo – ha dichiarato lo scienziato planetario Bill Bottk nell’intervista pubblicata su Space.com che qualcosa come un ‘Oumuamua’ ce ne siano sempre stati, almeno uno in circa un anno luce in un dato momento. E questo ha in realtà alcune implicazioni davvero interessanti“. Bottk dirige il Dipartimento di Studi Spaziali presso il Southwest Research Institute di Boulder, in Colorado.

Oggetti come Oumuamua potrebbero aver trasferito la vita

Secondo la sua tesi, oggetti analoghi a Oumuamua potrebbero aver trasferito la vita da un mondo ad un altro. La dimensione esatta di Oumuamua è sconosciuta, ma i ricercatori pensano che si estenda a meno di 800 metri (800 metri) nella sua dimensione più lunga. L’oggetto mostrò agli osservatori una “accelerazione non gravitazionale” mentre si allontanava dal sole, stimolando la convinzione che potrebbe essere una nave spaziale aliena di qualche tipo. Il punto di vista comune è che l’intruso è ghiacciato e i suoi strani movimenti possano essere stati causati dalla degenerazione di una cometa. “Questo ci dice che i ghiacci possono sopravvivere su queste distanze interstellari“, ha detto l’astrobiologo Karen Meech, dell’Istituto di Astronomia dell’Università delle Hawaii, durante il panel Breakthrough Discuss. Gli astronomi non hanno identificato il sistema stellare natale di Oumuamua e quindi non ne possiamo conoscere nemmeno le origini. Ma potrebbe aver viaggiato attraverso lo spazio interstellare per 10 milioni di anni o più, come ha avuto modo di dichiarare Meech.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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