Sugli altri pianeti c’è meno acqua di quanto si pensava
Da un po’ di tempo si sta diffondendo la concezione che sugli esopianeti (quelli non appartenenti al nostro Sistema Solare) ci sia acqua. Sarà per la paura che la Terra possa rimanerne sprovvista col tempo e si stia cercando di capire se è così impossibile prenderla da altre fonti, o replicare determinate condizioni atmosferiche per riprodurla, o per semplice curiosità astronomica… sta di fatto che da qualche anno si parla di acqua sugli altri pianeti con più insistenza. Ma è davvero così. Probabilmente no. A spegnere gli entusiasmi ci ha pensato un team di scienziati inglesi, come riporta la rivista “Astrophysical Journal Letters“.
Perché non c’è acqua sugli altri esopianeti
I ricercatori dell’Università di Cambridge, coordinati da Nikku Madhusudhan, hanno analizzato ben 19 pianeti alieni attraverso i telescopi Hubble, Spitzer, Very Large Telescope e Gran Telescopio Canarias. Ciò che è stato rilevato dagli studiosi è che questi pianeti hanno un livello di vapore acqueo molto basso a causa di determinate temperature e condizioni atmosferiche. Secondo lo studio dei ricercatori anche l’ossigeno scarseggia, a differenza di altre sostanze come potassio e sodio.
Le parole dell’esperto
“É incredibile – ha dichiarato Madhusudhan – osservare una quantità di acqua così bassa nelle atmosfere di questi pianeti in orbita attorno a stelle molto diverse tra loro. Stiamo scoprendo quanto i mondi esterni al Sistema Solare possano essere diversi in termini di composizione chimica”. Questo in attesa di scoprire cosa c’è su Marte…
Marte, un nuovo studio mette in discussione la presenza di acqua sul Pianeta Rosso
L’acqua su Marte? Un argomento dà sempre dibattuto per arrivare a sapere sempre di più sul Pianeta Rosso: gli ultimi studi a tal proposito tutti concordi a proposito della presenza (attuale o passata) dell’acqua su Marte. Una nuova ricerca, però, mette tutto in discussione.
Niente acqua su Marte? Lo studio è rivoluzionario
Il nuovo studio, come si legge su Focus.it, è rivoluzionario perché mette in discussione la presenza dell’acqua su Marte, o meglio la sua abbondante presenza, cosa di cui sono convinti NASA, ESA e numerosi ricercatori. A questa conclusione sono arrivati i ricercatori di un gruppo internazionale dell’Università di Atacama, in Cile, e della Arizona State University, negli USA.
Marte, a creare canali e valli è stata la lava?
“Secondo le nostre ricerche, il fluido principale che ha scavato i canali e le valli che sono confluiti nel cratere Gale è lava”, dichiara Daniele Gasparri dell’Università di Atacama. “Questo non significa che non possa esserci stata anche dell’acqua in altri periodi, ma le tracce principali sono state prodotte dalla lava, che ha modellato e riempito anche i crateri limitrofi”.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.