Nella notte tra lunedì e martedì potremo osservare la Superluna, per la seconda volta nel 2020
Dal tramonto di lunedì sarà possibile vedere per la seconda volta la Superluna, l’affascinante evento che vedrà la Luna nel punto più vicino alla Terra, come riporta TheNextTech.it. Si tratta del secondo fenomeno dell’anno, e ne sono previsti ancora due nel 2020, che è possibile seguire grazie alla combinazione di Luna piena e punto di maggior vicinanza con la Terra. L’evento è visibile ad occhio nudo, se siete tra i fortunati che avranno un cielo limpido sopra le teste. In alternativa è disponibile una diretta streaming da Roma. In ogni caso la Superluna, anche se questo non è il suo termine scientifico, sembra arrivare in un momento di fragilità generale e regalerà l’occasione di alzare gli occhi al cielo e godersi questo spettacolo in tranquillità, dimenticando per qualche istante l’emergenza.
La diretta della Superluna
La Superluna è un evento che vede l’incontro di due differenti fenomeni che interesseranno il nostro satellite. La Luna infatti si troverà nel punto di maggior vicinanza con la Terra, il cosiddetto perigeo, e inoltre sarà completamente piena. L’astrofisico Gianluca Masi, responsabile anche del progetto Virtual Telescope, spiega che l’evento, disponibile anche in dirette streaming, sarà: “Una simbiosi tra il meraviglioso contesto urbano di Roma e il passaggio in cielo del satellite”
Il momento migliore
Come tutti i fenomeni celesti esistono dei momenti più indicati per osservare la Superluna e in questo caso il momento più propizio sarebbe al suo sorgere, ovvero il tramonto di lunedì sera. Infatti basterà guardare nella direzione opposta al Sole e, grazie alla luce del crepuscolo, sarà più semplice e suggestivo vedere sorgere la Luna. Per i più curiosi ricordiamo che il punto totale di perigeo sarà raggiunto alle 7,43 di martedì 10 marzo, quando la Luna si troverà a 357.122 chilometri di distanza dalla Terra.
Superluna e inquinamento luminoso
L’osservazione della Superluna, e in generale il lavoro degli astrofisici, risente molto della tanta luce prodotta dalle città. In queste occasioni infatti si torna sempre a parlare di inquinamento luminoso che, lo ricordiamo, ha un forte legame con i cambiamenti climatici e permette sempre meno di osservare gli astri.
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