SuperTerra scoperta da una scienziata italiana: ecco tutti i dettagli
Una scienziata italiana si è resa protagonista della scoperta di una SuperTerra della massa superiore di sette volte rispetto a quella della Terra
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Scoperta una “SuperTerra" da una scienziata italiana
Una scoperta molto importante è stata realizzata dall'italiana Laura Affer, scienziata dell'Osservatorio di Palermo dell'Istituto Nazionale di astrofisica (Inaf) e responsabile del programma Hades, la quale – secondo quanto è possibile leggere su “Repubblica.it" – è riuscita a individuare una SuperTerra, vale a dire un pianeta roccioso e della massa superiore di sette volte rispetto a quella della Terra.
La Affer ha scoperto la sua terza SuperTerra
La scoperta alla quale abbiamo fatto riferimento – riportato da “Repubblica.it" e in via di pubblicazione sulla rivista “Astronomy & Astrophysics" – è la terza di una SuperTerra che è stata realizzata dalla scienziata italiana . Il pianeta che è stato recentemente scoperto è stato chiamato 686b e ruota attorno alla stella GI 686, una nana rossa. Il pianeta in questione si trova ad una distanza piuttosto prossima a quella che rende possibile la presenza di acqua liquida in superficie: vale a dire quello che viene considerato il primo passo per l'esistenza della vita.
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Le parole della Affer sulla SuperTerra scoperta
La Affer ha voluto commentare la scoperta realizzata e, come riportato da “Repubblica.it“, ha sottolineato che al momento si sa che il pianeta scoperto è una SuperTerra che ha una massa di circa sette masse terrestri. Dunque una massa intermedia tra quella della Terra e quella di Nettuno. Inoltre, va sottolineato come la SuperTerra e la sua stella si trovino abbastanza vicine e a causa di questa distanza ridotta è possibile che si verifichi un meccanismo di rotazione sincrona.
SuperTerra, scoperta realizzata dopo 4 anni di osservazione
Secondo quanto dichiarato dalla Affer e riportato da “Repubblica.it“, il pianeta in questione impiega 15 giorni per completare la sua orbita e, dunque, potrebbe mostrare sempre la stessa faccia alla stella, così come accade alla Luna nel suo moto intorno alla Terra. La scoperta di questa SuperTerra è il risultato di osservazioni che sono state condotte per 4 anni, realizzate grazie allo spettrografo ad alta risoluzione Harps-n.
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La tecnica utilizzata per individuare la SuperTerra
Se, dunque, per osservare la stella è stato utilizzato lo spettrografo ad alta risoluzione Harps-n – che si trova nelle Canarie – per individuare il pianeta, invece – secondo quanto è possibile leggere su “Repubblica.it" – è stata utilizzata la tecnica della misura della velocità radiale della stella. Quest'ultima, infatti, varia per via dell'integrazione gravitazionale con il pianeta.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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