Grazie a nuove immagini è stato possibile studiare nei dettagli una bolla di gas cosmico che circonda Westerlund 2
Un nuovo studio ha rivelato nuovi dettagli su una bolla di gas cosmico che circonda l’ammasso stellare Westerlund 2, una delle regioni di formazione stellare più luminose della Via Lattea. Una regione che dista circa 20.000 anni luce dalla Terra e fino ad ora non è stato osservato in alta risoluzione. La nuova immagine mostra che l’ammasso stellare è circondato da una singola bolla di gas, non due come precedentemente ipotizzato. Questa novità potrebbe indurre ad ipotizzare che in futuro nasceranno nuova stelle.
Il commento dell’autore dello studio
“Quando si formano stelle massicce vengono espulse massicce quantità di protoni, elettroni e atomi di metalli pesanti in misura maggiore rispetto al nostro sole” sono state le parole dell’autore dello studio Maitraiyee Tiwari, associato post-dottorato in astronomia presso l’Università del Maryland. Queste espulsioni vengono definite col termine scientifico di “venti stellari”. Durante queste espulsioni si formano delle bolle nelle nubi circostanti di gas freddo e denso. Gli scienziati hanno osservato una bolla del genere centrata attorno all’ammasso di stelle più luminoso in questa regione della galassia, misurandone il raggio, la massa e la velocità di espansione.
Come sono state effettuate le misurazioni
Westerlund 2 è stato identificato negli anni ’60, ma le immagini precedenti dell’ammasso stellare erano basate su onde radio e segnali a lunga lunghezza d’onda chiamati onde submillimetriche, che potevano fornire solo un abbozzo dell’ammasso stellare e non fornivano molti dettagli su la bolla di gas. Il nuovo studio ha utilizzato le misurazioni dell’Osservatorio stratosferico per l’astronomia a infrarossi che sono state effettuate mediante l’impiego di un jet 747 che trasporta un telescopio riflettente di 2,7 metri nella stratosfera per evitare interferenze dalla maggior parte dell’atmosfera terrestre. CONTINUA A LEGGERE..
Le nuove stelle in formazione
Attraverso questo nuovo studio sono state individuate nuove stelle in formazione. E’ stato anche possibile ricostruire la genesi di queste bolle che si sarebbero sviluppate circa un milione di anni fa. Si è anche scoperto che la bolla “è scoppiata” su un lato, inviando un flusso di gas carico chiamato plasma che scorre nello spazio e rallenta temporaneamente la formazione stellare. La nascita di una nuova stella luminosa da 200.000 a 300.000 anni fa ha ricaricato il sistema con nuovo vento solare proveniente dalla stella neonata, rienergizzando il guscio e facendolo espandere più rapidamente. Si è dunque capito che le stelle continueranno a nascere in questo guscio per molto tempo, ma man mano che questo processo proseguirà le nuove stelle diventeranno sempre meno massicce.
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