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Giovedì 14 Novembre
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Svelato il mistero del “pianeta che non esiste”: ecco cosa vagava nello spazio

Due ricercatori statunitensi hanno scoperto che quello che sembrava un pianeta in realtà non lo era: ecco cosa è successo

Svelato il mistero del “pianeta che non esiste”: ecco cosa vagava nello spazio
Foto Pixabay

Svelato il mistero del “pianeta che non esiste”: ecco cosa vagava nello spazio

Era improvvisamente sparito dai radar (o meglio, da telescopi) dei ricercatori spaziali dopo esser stato scoperto nel 2004: si tratta di un pianeta, che ruotava attorno a una stella distante 25 anni luce dalla Terra, di cui dal 2014 si sono perse misteriosamente le tracce. Che cosa è successo a questo corpo celeste? Un vero e proprio mistero ha attanagliato gli astronomi statunitensi, fino alla clamorosa rivelazione di George Rieke e András Gáspár dell’Università dell’Arizona. I due hanno spiegato alla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze (Pnas) che quel pianeta in realtà era una nube di detriti nata dalla collisione fra due pianetini ghiacciati simili a comete. una scoperta che ha in parte deluso la comunità di astronomi che si chiedeva cosa fosse accaduto. SCOPERTO ESOPIANETA ABITABILE

I dettagli della scoperta

La scoperta è stata effettuata grazie al telescopio Hubble, gestito dalla NASA e dall’Agenzia Spaziale Europea, che si è trovato nel posto giusto al momento giusto per immortalare la “foto” di ciò che in realtà è quello che si pensava fosse un pianeta: Fomalhaut b, il nome del pianeta, era “solo” una nube di detriti generata dallo scontro tra due pianetini. La stranezza di Fomalhaut b è che non avesse calore rilevabile, non seguiva l’orbita ellittica tipica dei pianeti ed era troppo luminoso. Ora si è scoperto il motivo. “Chiaramente Fomalhaut b – ha spiegato Gáspár alla rivista scientifica statunitense – stava facendo cose che un pianeta non dovrebbe fare. Le caratteristiche rivelate da Hubble dipingono un’immagine che ci porta a pensare che in quel luogo non sia mai esistito un pianeta”. STELLA GIGANTE ROSSA SOPRAVVIVE A BUCO NERO

Asteroide 1998 OR2 in avvicinamento alla Terra

É stato scritto più volte che l’asteroide 1998 OR2 il 29 aprile prossimo si avvicinerà al nostro pianeta. Non sarà una minaccia però. La minaccia del Coronavirus è molto più devastante dell’asteroide chiamato 1998 OR2 che il 29 aprile prossimo si avvicinerà alla Terra. Raggiungerà la luminosità di 10.5 magnitudo, e sarà possibile osservarlo con piccoli telescopi o binocoli mentre attraversa le costellazioni del Leone, della Hydra e del Sestante dopo il tramonto, come riporta ilmessaggero.it. A catturare un’immagine dell’esteroide è stato il radiotelescopio di Arecibo a Puerto Rico, uno degli strumenti più grandi della Terra che, grazie ai 305 metri di diametro, sta controllando passo passo il percorso di avvicinamento dell’asteroide. L’oggetto celeste raggiungerà la minima distanza dal nostro pianeta, ovvero circa 6 milioni di chilometri tra poche ore.

L’asteroide passerà molto più vicino al pianeta, ecco quando

L’asteroide ha una dimensione di circa due chilometri con una rotazione attorno al proprio asse di una volta ogni 4,1 ore. 1998 OR2 «nel 2079 passerà in prossimità della Terra circa 3.5 volte più vicino di quest’anno», come ha affermato all’Inaf Flaviane Venditti, ricercatrice presso l’osservatorio di Arecibo. «Nel 2079, l’asteroide 1998 Or2 passerà in prossimità della Terra circa 3.5 volte più vicino di quest’anno». Anne Virkki, responsabile del Planetary Radar dell’osservatorio ha spiegato che sarà importante conoscere con precisione la sua orbita in quella data. Non si scontrerà con la Terra, ma è importante comprendere le caratteristiche di questi oggetti.

Le rassicurazioni dell’astronomo

L’astronomo Albino Carbognani come riporta ilmessaggero.it spiega che alle 10:56 l’asteroide passerà a una minima distanza dal pianeta azzurro di 6,28 milioni di km, pari a 16 volte la distanza Terra-Luna. L’asteroide sarà invisibile a occhio nudo e per osservarlo sarà necessario usare un telescopio di almeno 15 cm di diametro. Da inizio aprile fino al momento di massima vicinanza sarà ben visibile in prima serata per gli osservatori dell’emisfero boreale. Dopo il flyby del 29 mattina sarà osservabile, sempre in prima serata, in fase di allontanamento dalla Terra e sempre più basso sull’orizzonte. L’asteroide poi potrà essere seguito fino ai primi giorni di maggio.

Quando passerà 1998 OR2 e come riconoscere un meteorite

L’asteroide 1998 OR2, fanno sapere gli astronomi della NASA, non sarà visibile ad occhio nudo e per ammirarlo (anche se non presenta nessuna scia istantanea) bisognerà posizionarsi con un telescopio o un semplice binocolo su un balcone o una terrazza. Bisognerà essere in posizione tra le ore 21 di mercoledì 29 e l’una di giovedì 30 aprile. Inoltre c’è un modo per riuscire a riconoscere un meteorite ad occhio nudo, dovessimo vederlo in diretta nel cielo. Le indicazioni sono molto semplici. Normalmente si presenta come un piccolo sasso ricoperto da una patina scura e dagli angoli smussati. Inoltre è bruciato e levigato a causa dell’attrito che ha subìto entrando nell’atmosfera terrestre.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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