Dispiegato lo scudo termico del James Webb Telescope, andata a buon fine una delle più difficili operazioni spaziali della storia
Ottime notizie dallo spazio riguardo il James Webb Telescope, il nuovo gigantesco telescopio progettato da Nasa, Agenzia Spaziale Europea ed Agenzia Spaziale Canadese per sostituire l’ormai obsoleto Hubble e osservare più dettagliatamente l’Universo. Undici giorni dopo il suo lancio ufficiale dalla base in Guyana, è stato completato con successo il dispiegamento dei cinque strati dello scudo termico che servirà a riparare il telescopio dalle radiazioni solari e provenienti anche dalla Luna e dala Terra. L’operazione, durata diverse ore, era considerata come uno dei momenti più critici per la riuscita della missione, nonché il dispiegamento più difficile mai realizzato nello spazio dalla Nasa (che ha annunciato il tutto via Twitter).
Le prossime “mosse” del telescopio
Il prossimo passo, che si verificherà probabilmente nel weekend, sarà dispiegare lo specchio secondario e poi il grande specchio primario di 6.5 metri di diametro; a quel punto il James Webb Telescope sarà totalmente operativo per le osservazioni spaziali. “Questa è la prima volta – ha dichiarato con soddisfazione Thomas Zurbuchen, amministratore associato del direttorato della NASA per le missioni scientifiche – che si è tentato di mandare un telescopio così grande nello spazio”, afferma Thomas Zurbuchen, amministratore associato del direttorato della Nasa per le missioni scientifiche. “Webb non ha richiesto solo un accurato assemblaggio, ma anche un accurato dispiegamento. Il successo del suo dispiegamento più sfidante, quello dello scudo solare, è un’incredibile prova dell’ingegnosità e delle capacità ingegneristiche che permetteranno a Webb di centrare i suoi obiettivi scientifici”.
Lo scopo del telescopio James Webb
Il telescopio James Webb, così chiamato in onore dell’amministratore a capo della Nasa, è il telescopio più potente mai progettato. Si tratta di un grande sistema meccanico di specchi, rivestito in lamina d’oro, con un “occhio” in grado di captare i segnali infrarossi di stelle molto lontane. L’occhio è poi protetto da un enorme “ombrello” che lo riparerà dalle radiazioni solari. Il James Webb ha preso il posto dell’attuale sistema di riferimento dell’Osservatorio Spaziale, il telescopio Hubble, e non servirà solo a portare alla luce “le oscurità” dell’Universo, ma anche a saperne di più riguardo alcuni misteri del cosmo già noti e che ci riguardano da vicino, soprattutto i primissimi attimi di vita nello spazio dopo il Big Bang. QUATTRO ECLISSI DI SOLE E LUNA NEL 2022: TUTTI GLI APPUNTAMENTI
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.