Tempeste aurorali rilevate su Giove: ecco cosa ha trovato la sonda Juno
Juno rivela la nascita di tempeste aurorali che si verificano ai due poli di Giove. Il fenomeno, come riportato da AsiTv.it, è stato individuato dallo spettrografo ultravioletto a bordo della sonda NASA che registra la lunghezza d’onda, la posizione e il tempo di arrivo dei fotoni ultravioletti. Finora queste immense e transitorie esplosioni di luci visibili sono state precedentemente indagate solo da osservatori terrestri e dal telescopio spaziale Hubble, che avevano offerto solamente viste laterali del fenomeno. Il lato non illuminato del pianeta, invece, era rimasto nascosto e perciò i dati di Juno sono un vero punto di svolta poiché mostrano meglio costa sta accadendo sul versante notturno del “pianeta gigante” dove nascono le tempeste aurorali. ASTEROIDE POTENZIALMENTE PERICOLOSO SI AVVICINA ALLA TERRA: ECCO QUANDO
I dettagli delle osservazioni
Mentre il pianeta si muove la tempesta ruota con esso verso il suo lato diurno, dove le aurore diventano ancor più luminose emettendo ovunque da centinaia a migliaia di gigawatt di luce ultravioletta nello spazio, una quantità che supera di dieci volte quella generata dalle tipiche aurore. Gli scienziati ritengono che questo evento sia simile ai temporali magnetosferici terrestri. La somiglianza tra i fenomeni terrestri e quelli su Giove è sorprendente poiché le magnetosfere dei due pianeti sono radicalmente diverse. ORA LEGALE 2021, ECCO QUANDO ANDRANNO SPOSTATE LE LANCETTE DELL’OROLOGIO
La differenza tra la Terra e Giove
Sulla Terra la magnetosfera è controllata dall’interazione del vento solare con il campo magnetico, mentre quella di Giove è perlopiù popolata da particelle magnetiche della luna vulcanica Io che vengono ionizzate e intrappolate intorno al pianeta attraverso il suo campo magnetico. Questa scoperta consentirà agli astronomi di studiare le differenze e le somiglianze tra le aurore che nascono su Giove e quelle terrestri.
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La NASA cerca forme di vita su una luna di Giove: ecco la nuova missione Europa Clipper e in cosa consiste
Gli astronomi di tutto il mondo sono costantemente alla ricerca di prove che testimonino la presenza di vita extraterrestre: tra Marte e gli esopianeti ora spunta anche Giove. O meglio, una delle sue tante lune. La NASA infatti, come riportato da Ansa.it, sta lavorando alla missione Europa Clipper attraverso la quale intende spedire un razzo verso Europa (uno dei satelliti del più grande pianeta del nostro Sistema Solare). L’obiettivo è scoprire se sotto i ghiacci di Europa, che ospitano acqua liquida e salata, si nascondono tracce di forme di vita presente o passata. La missione, salvo imprevisti, è in programma per il 2024.
I dettagli della missione Europa Clipper
Il razzo partirà, ovviamente, dalla Terra e andrà in orbita grazie al lanciatore Falcon Heavy (della SpaceX di Elon Musk): il viaggio durerà ben cinque anni e mezzo e la sonda in questione dovrà compiere almeno 45 sorvoli su Europa, a una distanza di 25 chilometri dal suolo del satellite, per fotografare la superficie ghiacciata della luna di Giove ad alta risoluzione e analizzare la composizione e la struttura del guscio ghiacciato che nasconde l’oceano sommerso. L’attesa per i risultati è già spasmodica!
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.