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Giovedì 14 Novembre
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Tonga, l’eruzione vulcanica ha causato increspature anche nello spazio

Secondo gli esperti l'eruzione del vulcano di Tonga ha liberato un'energia pari a 500 volte la bomba atomica di Hiroshima

Tonga, l’eruzione vulcanica ha causato increspature anche nello spazio
Eruzione vulcanica a Tonga

Le conseguenze dell’eruzione di Tonga sulle tecnologie moderne e sullo spazio

Lo scorso 15 gennaio la violenta eruzione del vulcano sottomarino Hunga-Tonga, ha generato panico su tutta l’isola di Tonga causando ingenti danni e numerose vittime. Per comprendere l’entità dell’eruzione e l’energia liberata, basti pensare che la Nasa l’ha definita 500 volte più potente della bomba atomica su Hiroshima. Diretta conseguenza di un eruzione di tal portata è stato uno Tsunami che ha interessato le coste del Pacifico Meridionale. La colonna eruttiva ha raggiunto la stratosfera terrestre, ovvero il secondo dei cinque strati in cui è suddivisa l’atmosfera. Il suono dell’esplosione è stato percepito a migliaia di chilometri e le onde di pressione sonora sono state addirittura rilevate dai barometri del Regno Unito. I satelliti della Nasa hanno osservato la formazione di onde gravitazionali atmosferiche, per cui, vista l’unicità e particolarità del fenomeno, gli scienziati stanno cercando di comprendere quali conseguenze possono provocare queste onde nello spazio.

Le conseguenze naturali

L’atmosfera terrestre è di norma attraversata da una miriade di onde di gravità atmosferiche, la cui direzione è variabile, determinata da fenomeni di diversa natura, quali tempeste solari, ma anche terremoti vulcani e persino il sorgere del sole quotidiano. La formazione di questi flutti potrebbe alle volte anche essere percepita dal semplice occhio umano, infatti sono spesso causa della formazione di nuvole dalla caratteristica forma ondulata. Le onde possono propagarsi in direzione orizzontale, ma anche in verticale verso l’alto, fino a raggiungere la ionosfera. Quì le radiazioni del sole e raggi cosmici spaziali determinano il fenomeno della ionizzazione dei gas, con conseguente formazione del cosiddetto plasma. Le particelle con carica opposta si attraggono, quindi ioni ed elettroni tendono a combinarsi tra loro con la seguente formazione di molecole neutre.

Le conseguenze sulle tecnologie moderne

La fluttuazione delle molecole determina quindi una continua formazione e perdita di plasma. Questi fenomeni possono influenzare le trasmissioni delle onde radio a determinate frequenze, infatti il plasma può andare a rifletterle, disperderle e talvolta anche a bloccarle del tutto. Le proprietà della ionosfera vengono utilizzate per le tecnologie moderne, quindi per comunicazioni radio e radar. Ma anche la ionosfera è soggetta a perturbazioni, le cosiddette intemperie spaziali. Una eruzione vulcanica può provocare quelli denominati disturbi ionosferici itineranti, ovvero onde di compressione che determinano un aumento consistente della densità del plasma. CONTINUA A LEGGERE….

Conclusioni

La conseguenza di queste intemperie può avere effetto sul corretto funzionamento delle moderne tecnologie, infatti è verosimile che possono causare una distorsione delle lunghezze d’onda radio, ma anche nel rilevamento della posizione calcolato dai satelliti GPS. Dunque gli scienziati stanno analizzando in maniera accurata queste alterazioni, cercando di comprendere in quale entità l’eruzione vulcanica di Tonga possa determinare malfunzionamenti delle moderne tecnologie. Nello specifico si vuole studiare ed avere nuove informazioni su come fenomeni di questo tipo possano influenzare le apparecchiature più avanzate.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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