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Giovedì 14 Novembre
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Tornado enormi sulla superficie del Sole, sono grandi come l’Europa: il pazzesco fenomeno astronomico

Un team di ricercatori ha scoperto una serie di tornado sulla superficie del Sole: tutti i dettagli su una scoperta sensazionale

Tornado enormi sulla superficie del Sole, sono grandi come l’Europa: il pazzesco fenomeno astronomico
Foto PixaBay

Tornado enormi sulla superficie del Sole, sono grandi come l’Europa: il pazzesco fenomeno astronomico

I ricercatori astronomici sono rimasti a bocca aperta una volta assistito a questo fenomeno pazzesco: il team coordinato da Mariarita Murabito, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), e Marco Stangalini, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), ha scoperto una serie di tornado grandi come l’Europa sulla superficie del Sole. Lo studio, che sta per essere pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics, svela chiaramente la formazione di giganteschi turbini di gas ad altissima temperatura che si estendono per migliaia di chilometri nell’atmosfera della nostra stella, un qualcosa di sorprendente che comunque andrà approfondito dagli studiosi. Gli uragani sul Sole sono stati rilevati attraverso il telescopio solare Dst (Dunn Solar Telescope) del New Mexico (USA). ECLISSI LUNARE 2020, ECCO QUANDO OSSERVARE LA BLOOD MOON

I dettagli sugli uragani del Sole

I tornado sulla superficie solare, che si estendono per migliaia di chilometri per una dimensione totale pari all’incirca a quella del continente europeo, sono prodotti da campi magnetici e durano alcune decine di minuti prima di dissolversi e formarsi in altri momenti. Gli uragani solari connettono strati diversi dell’atmosfera della stessa stella, agendo da canali per il trasporto di energia verso le regioni più esterne, un meccanismo particolare ma efficace che è stato rilevato e studiato dal team di ricercatori. “Le immagini raccolte – ha dichiarato la dott.ssa Murabito, come riportato da Ansa.it – ci hanno permesso di realizzare una tomografia tridimensionale dei campi magnetici che si attorcigliano all’interno dei tornado solari. In questo modo possiamo comprendere ancor di più i meccanismi di riscaldamento degli strati più esterni dell’atmosfera e l’accelerazione del vento solare”. ASTEROID DAY, I 5 ASTEROIDI CHE HANNO FATTO LA STORIA DELLA TERRA

La stella gigante rossa cala luminosità del 40%: l’incredibile caso della Betelgeuse “quasi” supernova

Le stelle supernova sono tra gli astri più interessanti e affascinanti dello spazio: si tratta, appunto, di stelle che raggiungo una luminosità tale da esplodere, come simbolo della fine del loro ciclo evolutivo. Ce ne sono alcune però che, come riportato dal Bbc.com, hanno subìto un calo della luminosità “standard” fino al 40% tra ottobre 2019 e aprile 2020. É questo il caso delle Betelgeuse, stelle giganti rosse coinvolte da questo fenomeno che sembrava stessero per diventare supernova. I ricercatori astronomici si sono spesso interrogati sulla causa di tutto ciò e, dopo studi approfonditi, avrebbero scoperto che si tratti di grandissime “aree fresche” (simili a macchie solari) presenti sulla superficie delle Betelgeuse che influiscono sulla temperatura e, appunto, sulla luminosità di questi corpi celesti. Tutti i dettagli nella pagina successiva.

Cosa succede alle Betelgeuse e il “falso allarme” della polvere

La stella Betelgeuse dista 500 anni luce dalla Terra ed è 1000 volte più grande del Sole, un corpo celeste davvero enorme. Questo astro sembra essere perennemente sul punto di diventare una supernova ed esplodere ma non si sa mai quando questo accadrà, il che rende impossibile fare previsioni. Dalle osservazioni però, come anticipato, si è evinto che sebbene la sua luminosità possa variare nel corso del tempo (con alti e bassi) ultimamente si è assistito a un calo “generale” della luce da essa sprigionata. Cosa l’ha causato? La variazione di temperatura nella fotosfera provocata dalle zone “fresche” sulla sua superficie. Inizialmente si pensava a un enorme strato di polvere che la rendesse più opaca, e dunque meno luminosa, ma le osservazioni fatte con il telescopio Atacama Pathfinder Experiment (APEX) in Cile e il James Clerk Maxwell Telescope (JCMT) su Mauna Kea alle Hawaii hanno smentito il tutto.

Scoperto un esopianeta grande come Nettuno: ecco dove si trova e le sue caratteristiche

Grandiosa anche la scoperta fatta pochi giorni fa dallo scienziato Jonathan Gagné: come riportato dalla rivista Nature, l’ex ricercatore iREx Banting (ora consulente scientifico del Planetario Rio Tinto Alcan di Montreal) grazie ai telescopi TESS e Spitzer della NASA ha rinvenuto nello spazio un esopianeta, dunque al di fuori del nostro Sistema Solare, grande come Nettuno. Si chiama AU Microscopii, dista 32 anni luce dalla Terra, ha circa 20-30 milioni di anni ed è 180 volte più giovane del nostro Sole, una stella decisamente particolare a cui gli astronomi danno ora il “benvenuto”. Di Au Mic (come è stato soprannominato) già nei primi anni 2000 era stato trovato un residuo nello spazio senza però che venissero rilevate altre tracce. Ora però la storia è diversa. Ma perché ci sono voluti quasi vent’anni fa per scroprire Au Microscopii? Potete scoprirlo nella pagina successiva.

Il motivo della scoperta “in ritardo” di Au Microscopii

Au Microscopii – ha spiegato lo scienziato Gagné alla rivista Nature – è una piccola stella, con solo circa il 50% della massa del Sole e con un campo magnetico molto forte che la rende attiva. Le numerose macchie ed eruzioni sulla superficie di AU Mic hanno ostacolato il suo rilevamento, il che era già complicato senza queste caratteristiche”. Grazie all’osservazione in infrarossi però Gagné e i suoi collaboratori sono riusciti a rintracciare questo esopianeta, che continuerà a essere studiato nei prossimi mesi per ottenere sempre più informazioni sulla sua formazione e sulle sue caratteristiche. Ad esempio se Au Microscopii può essere considerato un “gemello” di Nettuno o se per conformazione è più simile alla Terra.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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