Nuove tecniche per misurare le onde gravitazionali
Recenti scoperte hanno permesso agli scienziati di sfruttare le stelle pulsanti per verificare le onde gravitazionali nello spaziotempo. Le tecniche ingegneristiche costruite dall’uomo per verificare questi fenomeni sono opere di grande ingegno ma non riescono a trasmettere gli stessi dati raccolti dalle stelle spente e pulsanti. SU MARTE C’ERA L’ACQUA: ECCO LA DIMOSTRAZIONE
Ronzio spaziale: cos’è?
Un gruppo di scienziati e astrofisici sta studiando il fenomeno dei ronzii registrati nello spazio. I risultati ottenuti sembrerebbero associabili alle onde gravitazionali. La conferma non è stata ancora espressa dai centri di ricerca internazionale ma le possibilità che si tratti proprio della registrazione di questo fenomeno spaziotempo sono significative. TROVATO RIFUGIO NATURALE PER PROTEGGERSI DALLE RADIAZIONI SU MARTE
Studi sulle onde gravitazionali
Gli studi condotti sulle onde gravitazionali non hanno ancora fornito risultati sorprendenti però gli esperti sono fiduciosi e utilizzano interferometri LIGO-Virgo per monitorare i segnali generati dalla collisione tra buchi neri e stelle di neutroni. Le affermazioni riguardanti i segnali percepiti dalle onde gravitazionali si riferiscono all’estensione e al restringimento delle stesse. Il monitoraggio delle deviazioni dei segnali catturati nello spazio grazie al radiotelescopio Murriyang ha confermato una coerenza tra le pulsar e lo sfondo delle onde gravitazionali, escludendo la possibilità d’interferenza dei pianeti Giove e Saturno. Per completare queste ricerche e confermare le recenti indiscrezioni gli scienziati necessitano ancora di parecchi anni di studi. ANCHE SULLA LUNA C’É ACQUA? L’IPOTESI SUL SUOLO LUNARE
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Astronomia delle onde gravitazionali
L’astronomia osservativa e l’astrofisica stanno collaborando utili8zzando le onde gravitazionali per raccogliere dati dall’universo e indagare sui fenomeni come i buchi neri e le stelle di neutroni. Questa branca dell’astronomia è agli inizi e necessita di parecchio lavoro ma gli esperti del settore affermano che è un primo passo per scoprire dati sorprendenti sull’universo e tutto ciò che circonda il nostro pianeta. Il precursore di questa scienza è stato Albert Einstein quando per la prima volta si interessò alle increspature dello spazio-tempo, spingendo gli altri scienziati a proseguire gli studi su questa branca.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.