Lo spazio ci regala nuove emozioni
Conoscere l’Universo è l’obiettivo di molti ricercatori, i quali dedicano parecchio impegno nell’analisi di dati e strepitosi fenomeni. Soffermandoci un attimo proprio su questi ultimi dobbiamo citare gli anelli di Einstein, deformazioni della luce proveniente da una sorgente che, a contatto con una massa di grandi dimensioni e dell’effetto gravitazionale, assumono la forma caratteristica di un anello. Di recente proprio un anello di Einstein ha permesso agli astronomi di visionare una galassia lontana più di 9 miliardi di ani luce dalla Terra. Continua a leggere
Anello fuso: un magnifico e gigante anello di Einstein
L’anello di Einstein conosciuto con il nome Anello Fuso, e denominato in ambito scientifico GAL-CLUS-022058s, riflette la luce di una galassia molto distante da noi ed è il frutto della luce in viaggio da ben 9,4 miliardi di anni luce. Lo spazio tempo rende difficile gli studi sulla formazione dell’Universo e sugli elementi posizionati a miliardi di anni luce dal nostro pianeta. Fortunatamente gli anelli di Einstein duplicano la potenza della luce e ci permettono di osservare meglio cosa c’è nello spazio. L’Anello Fuso è talmente potente da permetterci di visionare la galassia lontana con ben quattro immagini distorte.
Studio della luce
Gli scienziati osservano la luce in viaggio nell’Universo attraverso l’utilizzo di potenti telescopi. Il celebre scienziato Albert Einstein parlò per la prima volta del fenomeno curvatura della luce nel 1912. Nel 1998 è stato scoperto il primo anello di Einstein grazie all’utilizzo di un sistema di radiotelescopi denominato Very Large Array. Questo fenomeno è stato anche denominato lente gravitazionale e indica una distribuzione di materia capace di curvare similmente all’effetto di una lente ottica la traiettoria della luce. CONTINUA A LEGGERE…
Analisi delle immagini della galassia lontana
Gli scienziati hanno analizzato le immagini distorte dell’anello di Einstein con il telescopio spaziale Hubble e hanno potuto confermare che la luce visibile ha viaggiato per quasi 10 miliardi di anni luce. Questa scoperta è entusiasmante poiché riflette le immagini di una galassia del periodo di formazione delle stelle e potrebbe essere determinante per lo studio sulla nascita dell’Universo primordiale.
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