Un gruppo di astronomi ha studiato le varie fasi di una esplosione di una Supernova

Ecco i risultati di un nuovo studio sull'esplosione delle Supernovae

Supernova (Foto: Pixabay)
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Gli studiosi hanno ripreso le immagini di quanto accaduto ad una Supernova nell'arco di 14 anni, ricostruendone le varie fasi

Grazie a nuovi studi è stato possibile studiare l'esplosione di una Supernova in tutta la sua spettacolarità con la prorompente espulsione di materiale e il collasso del nucleo della stella. Un fenomeno che è stato studiato riprendendone le immagini in un arco di 14 anni. Gli astronomi sono stati in grado di osservarla mentre esplode nello spazio a circa 4.000 chilometri al secondo. Un evento davvero unico con cui è stato possibile ammirare uno dei misteri astronomici più spettacolari ed affascinanti.

Lo studio della Supernova MSH 15-52

Nello studio di questo fenomeno gli scienziati si sono soffermati sull'onda d'urto della Superonava, denominata MSH 15-52, mentre penetra in una nuvola di gas chiamata RCW 89, generando urti in sequenza e causando la decelerazione della supernova in espansione. MSH 15-52 si trova a 17.000 anni luce dalla Terra e sembra essere uno dei resti di supernova presenti nella Via Lattea. La luce dell'esplosione stellare ha raggiunto la Terra circa 1.700 anni fa, quando la stella progenitrice ha esaurito il carburante per supportare la fusione, facendo esplodere il suo materiale esterno nello spazio e facendo collassare il suo nucleo.

Le Pulsar

Il nucleo collassato si è materializzato in una stella “morta" chiamata pulsar, un oggetto estremamente denso con neutroni così fitti da assumere alcune delle proprietà di un nucleo atomico, emettendo luce dai suoi poli mentre ruota ad alta velocità. Questa rotazione aiuta anche a modellare la nebulosa a raggi X di materiale stellare espulso che si espande nello spazio. La velocità esatta con cui si sta espandendo è stata dettagliata in un nuovo studio, che utilizza immagini del 2004, 2008 e 2017-2018 per osservare i cambiamenti nell'RCW 89.


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La misurazione della velocità

Misurando dettagliatamente la distanza percorsa si è avuta maggiore contezza sulla velocità dell'onda d'urto e dei nodi di materiale stellare espulso in MSH 15-52. L'onda d'urto è una caratteristica in cui MSH 15-52 incontra RCW 89 che si muove a una velocità di 4.000 chilometri al secondo con punte di velocità fino a 5.000 km/s. Si pensa che questi nodi siano grumi di magnesio e neon che si sono formati nella stella, prima dell'esplosione della supernova, e si muovono a velocità diverse. Anche i frammenti più lenti raggiungono comunque una velocità di 1.000 km/s.

Quando la stella originaria ha raggiunto la fine della sua durata di vita nella sequenza principale, un potente vento stellare avrebbe soffiato nello spazio circostante, privando la stella del suo idrogeno e creando una cavità gigante. Poi, quando il nucleo della stella è finalmente collassato in una supernova, l'esplosione ha espulso il materiale stellare rimanente in questa regione di spazio relativamente vuota. Gli scienziati invece non hanno ancora compreso l'origine dei grumi in rapido movimento. Serviranno nuovi dati e nuovi studi per poter risolvere l'arcano.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.