UN MINERALE PRESENTE SU MARTE È STATO TROVATO NELLE PROFONDITÀ DEL GHIACCIO ANTARTICO
Il rinvenimento di depositi di jarosite in Antartide è stato una sorpresa inaspettata per il mondo scientifico. La scoperta, fatta dal gruppo di studio diretto da Giovanni Baccolo dell’Università Milano-Bicocca, spiegherebbe l’esistenza dello stesso minerale sul pianeta Marte, confermata negli anni scorsi in seguito al lancio di alcuni veicoli spaziali. Un tassello importante, che rappresenta un grande passo in avanti nell’approfondimento delle conoscenze in campo geomorfologico e astronomico. Leggi anche Forte boato avvertito nel centro Italia per cause misteriose: tante segnalazioni.
JAROSITE SUL PIANETA MARTE, FRA IPOTESI E PROVE
La presenza del minerale in suolo marziano è stata ipotizzata, per la prima volta, nel 1987. Ma le prove definitive sono arrivate in seguito al lancio del rover Opportunity nel 2004 e, successivamente, di Spirit (suo gemello) e Curiosity, inviato nel 2011. Le rilevazioni ne hanno mostrato la struttura, che appare sedimentata e a grana fine, di consistenza analoga a quella delle polveri e, soprattutto, morfologicamente diversa dalle rocce laviche.
COM’È E COME SI FORMA LA JAROSITE?
Il minerale ha un colore tendente al rosso-brunastro, con intensità variabile a seconda delle percentuali di ossido di ferro rilevate al suo interno. Si forma in ambiente acido partendo da composti ferrici e a base di potassio, ma le modalità attraverso cui ha origine possono differire notevolmente. Una prima via (la più frequente) è il contatto di gas sulfurei di origine vulcanica con rocce contenenti feldspato. Tuttavia esiste un’altra strada, ugualmente plausibile: la genesi in presenza di ghiaccio e di piccole quantità di acqua allo stato liquido. Un’ipotesi del genere concilia la sua compresenza con grandi percentuali di basalto sul suolo marziano. Trattandosi di una roccia lavica a basso tenore di silice e, pertanto, fortemente alcalina, è in grado di neutralizzare le soluzioni a basso pH in maniera istantanea, un dato di fatto che striderebbe con la formazione magmatica della jarosite. Inoltre, le glaciazioni sul pianeta rosso sono comprovate da forti evidenze scientifiche e, quindi, non contraddicono la seconda possibilità.
LA JAROSITE NEL GHIACCIO ANTARTICO
Il team di Giovanni Baccolo ha eseguito le ricerche eseguendo il carotaggio a oltre 1000 m di profondità. Il tratto di riferimento, lungo 1620 m, si trova nella Talos Dome, a sud-ovest dei monti Usarp: il rilevamento dei depositi minerari è avvenuto con tecniche sofisticate, quali spettroscopia a raggi X e microscopio elettronico a scansione. Al momento, le percentuali sono molto più piccole rispetto a quelle trovate sul pianeta Marte, ma non si escludono altre sorprese in itinere.
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