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Martedì 28 Gennaio
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Un oggetto gigante potrebbe aver deformato il nostro sistema solare: ecco cosa hanno rivelato alcuni modelli

Una equipe di scienziati dell'Università di Toronto e dell'Arizona hanno effettuato delle simulazioni per spiegare la forma del sistema solare

Un oggetto gigante potrebbe aver deformato il nostro sistema solare: ecco cosa hanno rivelato alcuni modelli

La forma irregolare del sistema solare potrebbe essere stata causata da un oggetto interstellare: ecco cosa si è scoperto

La forma del sistema solare non è propriamente quella di un disco perfettamente piatto come pensiamo. In realtà la sua forma è quella di un disco irregolare e deformato, con le orbite dei suoi pianeti leggermente inclinate e più ovali che circolari. Una equipe di scienziati dell’Università di Toronto guidata dal professor Garett Brown e da Hanno Rein, ha provato a spiegare le ragioni di queste forme irregolari ipotizzando un impatto del sistema solare con un oggetto pesante.

Cosa potrebbe essere accaduto?

Tenuti in considerazione i perfetti allineamenti galattici, le probabilità che questo evento possa essere accaduto sono al massimo di circa una su 1.000, anche se non è una ipotesi da scartare del tutto. E’ chiaro che quando oggetti di provenienza esterna al sistema solare attraversano il Sole, poi acquisiscono una certa velocità su distanze astronomiche per tornare di nuovo nel cosmo. Nel 2017, l’asteroide Oumuamua è penetrato e poi uscito dal nostro sistema solare, offrendo agli astronomi l’opportunità per studiare le dinamiche relative agli spostamenti di questi oggetti interstellari.

Le simulazioni

Oumuamua aveva delle dimensioni relativamente piccole, ma cosa accadrebbe se un oggetto interstellare più pesante dovesse solcare il sistema solare? In una simulazione prodotta in laboratorio, gli scienziati hanno ipotizzato il passaggio di un oggetto con una massa di dimensione tra 2 e 50 volte la massa di Giove che curva attorno al Sole da qualche parte all’interno dell’orbita di Urano a una velocità che gli consentirebbe di spingere i nostri pianeti giganti in orbite non dissimili da quelle che vediamo oggi. Gli scienziati hanno effettuato circa 50.000 variazioni scoprendo che la condizione ideale potrebbe essere quella di un oggetto di massa pari a più di 8 volte quella di Giove, che si approssima all’attuale orbita di Marte a una velocità di 2,69 chilometri al secondo.

I risultati delle altre simulazioni

Ulteriori simulazioni sui sorvoli nel Sistema Solare interno hanno rivelato che uno dei nostri pianeti potrebbe essere proiettato fuori dal sistema solare entro i successivi 20 milioni di anni con una probabilità del 2 percento. In tutte le altre simulazioni, i pianeti interni sono rimasti in orbite leggermente alterate ma comunque relativamente armoniose. Sebbene le probabilità di questo evento sarebbero scarse, da qualche parte tra 1 su 1.000 e 1 su 10.000, le opportunità che questi eventi possano verificarsi non sono così rare come potrebbe sembrare. Fra l’altro la Via Lattea pullula di ammassi stellari che potrebbero consentire il verificarsi di queste circostanze. Insomma, secondo le conclusioni degli esperti, le probabilità che il nostro Sistema Solare in futuro possa ritrovarsi ancora più alterato nella sua forma di quanto non sia oggi, non sono così remote.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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