Un piccolo oggetto misterioso potrebbe rimanere intrappolato per 8 mesi nella gravità terrestre
Il Sistema Solare non smette di stupirci. L’ultima scoperta riguarda una nuova “Luna” – una mini-Luna, per l’esattezza – che, per via dell’attrazione gravitazionale del nostro pianeta, potrebbe rimanere in orbita per almeno sette-otto mesi. Si tratta di una scoperta rilevante. L’oggetto in questione, denominato 2020 SO, avrebbe un’origine incerta e della sua provenienza si sa poco e nulla. Gli scienziati sono propensi a ritenere il nuovo satellite come un oggetto potenzialmente artificiale, per il semplice fatto che la sua velocità è assai più bassa rispetto a quella di masse di origine naturale (meteore su tutte). ALLA TERRA RESTANO SETTE ANNI DI VITA: NEGLI USA APPARE IL CLIMATE CLOCK
Definizione di “mini-Luna”
Ma se ci trovassimo davvero di fronte a un oggetto artificiale, per quale motivo si è scelto di utilizzare il termine “Luna”(in questo caso “mini-Luna”)? Per definizione, si applica il termine “Luna” a qualsiasi oggetto naturale che venga catturato dall’attrazione della Terra, esattamente quanto sta avvenendo con 2020 SO. L’oggetto potrebbe raggiungere una distanza di circa 50.000 chilometri dalla superficie del nostro pianeta, dopodiché dovrebbe effettuare un primo tentativo di allontanamento verso l’esterno. Tuttavia, l’attrazione gravitazionale sarà tale da impedirgli di fuoriuscire completamente dall’orbita della Terra, portandolo a riavvicinarsi nuovamente al pianeta nel mese di febbraio. ECCO QUANTE RADIAZIONI ARRIVANO SULLA TERRA DALLA LUNA E COSA SIGNIFICA
Traiettoria e velocità di 2020 SO
Le analisi eseguite sinora sul percorso di 2020 SO sono alle fasi iniziali, e si riferiscono esclusivamente al lasso di tempo che va da ottobre al maggio prossimo. È altamente probabile, però, che la sua traiettoria possa subire delle modifiche, in virtù del percorso caotico effettuato dall’oggetto. Non meno atipico è il movimento della mini-Luna: quest’ultima si muove a una velocità di circa 0.6 chilometri al secondo, contro gli 11-72 chilometri al secondo di una qualsiasi altra meteora spaziale. Un dato, quello riporato, che contribuisce ad alimentare il mistero attorno all’oggetto. LA NASA STA PER LANCIARE IL PRIMO WC NELLO SPAZIO: ECCO PERCHÉ
I probabili resti di una sonda spaziale
La NASA sembra propensa a identificare l’oggetto come il residuo di una qualche apparecchiatura spaziale terrestre, forse una componente di una sonda lanciata nel 1966 e denominata Surveyor. Va specificato, però, che la mini-Luna in arrivo non è unica nel suo genere. Solo nel 2020 si è verificato un episodio del tutto analogo, quando, all’inizio dell’anno, la meteora 2020 CD3 è entrata a far parte dell’orbita terrestre, rimanendovi sino al mese di marzo. La presenza di 2020 SO nella nostra orbita non desta particolare preoccupazione, ma la mini-Luna rimane pur sempre un’osservata speciale: la sua traiettoria, infatti, con il passare dei mesi potrebbe rivelarsi del tutto imprevedibile.
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