Segnali sospetti captati da un radiotelescopio: arrivano da civiltà aliene?
Un radio telescopio potrebbe aver captato dei segnali alieni: è quanto annunciato dal professor Zhang Tongjie, scienziato del dipartimento di Astronomia dell’Università di Pechino, secondo cui il radioscopio Chinese Sky Eye ha rilevato segnali elettromagnetici a banda stretta diversi da tutti quelli rilevati in passato. Secondo il professore, comunque, per ora si tratta solo di sospetti: i ricercatori stanno lavorando a ulteriori indagini.
Chinese Sky Eye, il radiotelescopio più grande e sensibile al mondo
Il radiotelescopio ad aver rilevato questi segnali, come riporta IlMessaggero.it, è il Chinese Sky Eye, il più grande e sensibile al mondo, situato nel sudovest della Cina. Questo radiotelescopio, proprio per la sua sensibilità nella banda radio a bassa frequenza, è considerato tra i più adatti a captare segnali extraterrestri. È a questo che mira l’Università di Pechino, che ha stretto un accordo con l’Università di Berkeley.
Tre serie di segnali sospetti captate
Il team ha individuato due serie di segnali sospetti nel 2020 durante l’elaborazione dei dati e nel 2022 ne ha captata una terza. Bisognerà capire, quindi, se si tratta di segnali naturali o segnali provenienti da civiltà aliene intelligenti. Per fare ciò il team di ricercatori ha proposto un primo modello e ha individuato una serie di criteri che riguardano la frequenza e la polarizzazione dei segnali. Questi modelli e questi criteri verranno applicati per verificare se i segnali possano provenire da civiltà intelligenti.
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Le dichiarazioni di Zhang Tongjie
Come spiegato da Zhang Tongjie, “è molto probabile che il segnale sospetto sia un qualche tipo di interferenza radio. Entrambe le ipotesi devono essere confermate o escluse, il che potrebbe essere un processo lungo”. Ad oggi non ci sono prove certe di comunicazioni con forme di vita extraterrestri ma solo segnali sospetti. Il dubbio, insomma, rimane.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.