Tracce di energia oscura sono state rilevate dai ricercatori
Il più potente rilevatore di materia oscura XENON1T ha trasmesso dati significativi a tal punto da suscitare nuovi quesiti nei ricercatori impegnati nelle relative analisi. I fisici impegnati in queste ricerche hanno ipotizzato che il picco di rilevamenti evidenziato da XENON1T possa essere stato causato da inquinamento radioattivo, da neutrini o addirittura da energia oscura. Se questa teoria fosse confermata saremmo di fronte alla più importante scoperta cosmologica riguardante proprio la materia oscura.
Energia oscura, cosa si è scoperto
I dati in nostro possesso sull’energia oscura sono ancora insignificanti e interessano prevalentemente la materia oscura e non l’energia. La presenza di quest’ultima nell’Universo è stata confermata in seguito a innumerevoli studi sulla forza di gravità. La materia oscura è un elemento quasi sconosciuto, ma importante per determinare la percentuale di materia cosiddetta normale presente nell’Universo. Secondo la comunità scientifica circa il 5% dell’Universo riguarda la materia normale denominata anche barionica e composta da stelle e pianeti, mentre oltre il 20% sarebbe composto da materia oscura e oltre il 70% da energia oscura. Il primo scienziato che ha parlato di energia oscura è stato cosmologo Sunny Vagnozzi del Kavli Institute for Cosmology dell’Università di Cambridge nel Regno Unito, il quale ha confermato che l’energia oscura non è stata scoperta prima degli anni Novanta, mentre della materia oscura si parlava già nel 1920.
XENON1T
Il rilevatore di materia oscura XENON1T è stato progettato proprio per accrescere la conoscenza dell’Universo. XENON1T è un serbatoio contenente ben 3,2 tonnellate di un gas nobile incolore, inodore e molto pesante, denominato xeno. Questo particolare gas permette di osservare il lampo di elettroluminescenza e provocare una pioggia di elettroni direttamente dagli atomi di xeno. Dal mese di febbraio 2017 fino a febbraio 2018 il rilevatore XENON1T ha registrato quasi 300 eventi. CONTINUA A LEGGERE..
Cos’ha registrato XENON1T?
Inizialmente i fisici ipotizzarono che i dati raccolti da XENON1T riguardassero assioni solari, ma questa teoria non convinse l’intera comunità cosmologica, la quale supporta invece la teoria della corrispondenza dei dati con l’energia oscura dell’Universo. Si attendono ulteriori conferme prima di essere certi di avere rilevato per la prima volta la presenza di energia oscura.
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