Si chiama GLEAM-X J162759.5−523504.3 ed è il segnale misterioso rilevato nella Via Lattea: ecco le possibili spiegazioni
Un misterioso segnale radio che si ripete nella Via Lattea ha sconcertato gli astronomi. Secondo alcuni studiosi potrebbe essere un oggetto così raro da essere complicato da individuare. Secondo un articolo scritto dall’astrofisico Jonathan Katz della Washington University di St. Louis, caricato sul server di prestampa arXiv, il segnale denominato GLEAM-X J162759.5−523504.3 potrebbe provenire da una pulsar radio nana bianca. La tendenza dell’astronomia è quella di ipotizzato che una nana bianca magnetica rotante potesse mostrare un’attività simile alle pulsar. Secondo Katz il segnale radio periodico GLEAM-X J162759.5−523504.3 potrebbe provenire da una vera pulsar nana bianca. Non apparterebbe ad un sistema binario. Soddisfa quindi i criteri di una pulsar classica, sebbene il suo periodo sia centinaia di volte più lungo di quanto era possibile ipotizzare.
Il collasso delle stelle
La morte di una stella viene seguita da una serie di fenomeni una volta che il materiale esterno e il suo nucleo vengono espulsi. Se la stella che collassa supera di circa 30 volte la massa del Sole, ecco che il nucleo collassa in un buco nero. Una stella dalle dimensioni tra le otto e le 30 volte la massa del Sole diventa invece una stella di neutroni. Il nucleo di una stella precursore di massa inferiore a otto volte quella del Sole collasserà in una nana bianca. Le pulsar sono un sottoinsieme delle stelle di neutroni. Sono stelle di neutroni che ruotano in modo follemente veloce e angolate in modo tale che i fasci di onde radio luminose che escono dai poli magnetici scorrano oltre la Terra ad ogni rotazione, sulla scala dei secondi fino ai millisecondi.
La spiegazione degli scienziati
Gli scienziati si sono chiesti se un comportamento simile potesse essere osservato nelle stelle nane bianche e nel 2016 sembrano essersi avvicinate a una stella chiamata AR Scorpii. Bloccato in un sistema binario con una stella nana rossa, AR Scorpii lampeggia su una fascia temporale di alcuni minuti. Tuttavia, come osserva Katz, la sua orbita binaria è più vicina di quella delle pulsar di stelle di neutroni nei sistemi binari e il segnale periodico manca di coerenza. Ciò significa che i processi fisici che producono il segnale potrebbero essere molto diversi dalle pulsar radio tradizionali. Tutto ciò ci riconduce a GLEAM-X J162759.5−523504.3, situato a circa 4.000 anni luce dalla Terra. Da gennaio a marzo del 2018, i dati raccolti dal Murchison Widefield Array nel deserto australiano hanno mostrato che pulsava brillantemente per circa 30-60 secondi, ogni 18,18 minuti, uno degli oggetti più luminosi nel cielo radiofonico a bassa frequenza. CONTINUA A LEGGERE…
Siamo in presenza della prima nana bianca?
L’oggetto studiato non corrispondeva al profilo di nessun oggetto astronomico osservato prima, ma il team di ricerca che lo ha scoperto ha pensato che potesse essere un ipotetico oggetto noto come magnetar a periodo ultra lungo. Si tratta di una stella di neutroni con un campo magnetico straordinariamente potente, ma la spiegazione non sembrava ancora soddisfacente. Una pulsar era considerata una possibilità, ma ci sono due problemi principali: il primo è il periodo di rotazione eccessivamente lungo e il secondo è che gli impulsi erano troppo luminosi per una pulsar di stelle di neutroni. L’unica spiegazione possibile, a quel punto, è che potrebbe trattarsi solo di una nana bianca.
Se ci trovassimo davvero davanti a questa situazione, sarebbe la prima nana bianca scoperta che presenta analogie con il meccanismo di radiazione delle pulsar radio tradizionali. Sebbene le nane bianche siano molto deboli, potremmo non essere in grado di captare alcuna luce visibile alla sua distanza. L’obiettivo degli astronomi è adesso quello di analizzare altre nane bianche, per valutare la corrispondenza con qualsiasi delle proprietà di GLEAM-X J162759.5−523504.3.
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