Cosa sono i NEO (Near Earth Objects)?
Il motivo principale per cui si tende a non puntare i nostri telescopi verso il Sole è perché il bagliore disturba in modo significativo l’osservazione, rendendo vana l’attività del telescopio. Ci sono però telescopi molto sofisticati, come lo Zwicky Transient Facility (California) e il Bianco, del National Science Foundation (Cile) che recentemente ci hanno dato un numero sempre maggiore di informazioni. Quando ci apprestiamo a puntare il telescopio verso il Sole, lo facciamo principalmente per scoprire quanti e quali siano gli “oggetti” vicino alla Terra: i Near Earth objects (NEO) appunto, sono gli asteroidi che si trovano fra il nostro pianeta e la nostra stella, oltre il suo bagliore.
Asteroidi nascosti: quanti sono?
Scott Sheppard, della Carnegie Institution for Science di Washington DC, è l’astromo che sta conducendo queste osservazioni: il crepuscolo è il momento migliore per fare scoperte interessanti. Il numero esatto è ancora da verificare, ma i calcoli effettuati precedentemente, senza poter vedere direttamente, hanno confermato tutte le previsioni scaturite dai modelli matematici. Gi asteroidi vengono registrati in base alla loro posizione creando diversi ordini in base al pianeta di riferimento. Per esempio, gli Atira, sono quelli che hanno l’orbita interna alla Terra; i Vatira interna a Venere e i Vulcanoidi a Mercurio.
Quali sono gli asteroidi scoperti
I primi asteroidi scoperti sono: ‘Ayló’chaxnim 2020 AV2, un Vatira, e 2021 PH27 PH27, un Atira, ed è il corpo celeste che attualmente ha la seconda orbita più breve intorno al Sole. Compie un giro intero in 115 giorni terrestri (il primato è di Mercurio che impiega solo 88 giorni per la sua rivoluzione). Questi recenti studi sono stati pubblicati su Science, per chi desidera un approfondimento, una delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo. CONTINUA A LEGGERE…
Instabilità e imprevedibilità: le due caratteristiche degli asteroidi che fanno un po’ paura
Gli asteroidi sono inondati dall’energia del Sole. Quelli che si trovano nella sua orbita sono di piccole dimensioni, in linea di massima, e significa che non ci vuole molto a renderli subito carichi. Questo fa sì che siano molto instabili e che cambino direzione con molta frequenza.
Il problema è proprio questo per noi, perché si teme una repentina svolta verso la Terra, una potenziale evoluzione di certo non auspicabile. Attualmente gli asteroidi presenti vicino al Sole sono sempre gli stessi e si pensa che arrivino dalla cintura di Marte e Giove, proprio a seguito di uno spostamento: in realtà non si capisce perché il loro numero continui ad essere sempre uguale e scoprirne il motivo sarà uno dei prossimi obiettivi della ricerca ancora in corso.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.
