Una nuova tempesta solare si è abbattuta sul nostro pianeta: si attendono ulteriori brillamenti
La AR3014 rientra nella lista delle macchie solari più grandi mai classificate prima: ecco le ipotesi degli scienziati
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Secondo gli esperti potrebbero anche arrivare ulteriori brillamenti
Lo scorso 19 maggio una tempesta solare si è abbattuta sulla Terra. Dopo un'attenta analisi, gli scienziati hanno attribuito l'origine del fenomeno alla macchia solare AR3014. Nelle prossime settimane il compito degli studiosi sarà prevedere il comportamento, o meglio l'evoluzione, della macchia solare, la cui attività ha già registrato tre brillamenti solari (con il termine brillamento si indica un'esplosione nel Sole). Come è noto, le tempeste solari sono fenomeni naturali che non causano danni al pianeta, grazie all'azione esercitata dal campo magnetico contro le particelle d'energia lanciate a una straordinaria velocità dal Sole. Tuttavia, esistono dei periodi in cui le macchie solari danno origine a fenomeni più intensi, i quali destano grande curiosità tra le comunità scientifiche di tutto il mondo.
L'attività degli scienziati
L'attività della macchia solare AR3014 rientra proprio in questo campo, ecco perché gli esperti stanno osservando la situazione con grande attenzione, così da capire meglio cosa accada nella stella madre e in che modo un'eventuale scoperta possa aiutare a prevedere e contrastare fenomeni ancora più intensi, tali da diventare una fonte di preoccupazione anche per la Terra. Al momento gli scienziati hanno dichiarato che la AR3014 rientra nella lista delle macchie solari più grandi mai classificate prima. Le sue dimensioni – 125 mila chilometri – consentono agli appassionati di astronomia di osservare la macchia solare anche a occhio nudo, indossando degli occhiali speciali o in alternativa usando un telescopio (andrebbe bene anche uno non professionale). E proprio per la sua grandezza, gli scienziati si stanno interrogando sui possibili effetti che potrebbe avere sulla Terra.
Le ipotesi allo studio
Una delle prime ipotesi è che possa compromettere il corretto funzionamento dei satelliti, nell'eventualità le sue radiazioni aumentino ulteriormente la loro intensità. Un altro problema che potrebbe essere causato dalla macchia solare AR3014 riguarda le possibili interferenze nelle comunicazioni radio, così come nei dispositivi elettronici impiegati su tutta la Terra. C'è anche chi ritiene verosimile che l'attività della macchia solare possa portare in futuro altri brillamenti, cioè nuove esplosioni nel Sole. CONTINUA A LEGGERE…
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Cosa accadrà in futuro?
La situazione è in continuo divenire. Staremo a vedere quale sarà l'evoluzione di una delle più grandi macchie solari mai registrate dagli scienziati e se nei prossimi giorni vi sarà un incremento dell'intensità dei fenomeni ad essa associati.
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