Uno strano segnale radio è stato individuato nello spazio: di cosa si tratta?
I ricercatori hanno individuato una fonte che emette uno strano segnale radio, molto intenso, ogni circa 20 minuti: per ora non sappiamo esattamente di cosa si tratti
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Misteriosa fonte emette una grande quantità di energia: di cosa si tratta?
Un gruppo di ricerca ha scoperto una misteriosa fonte che emette una grande quantità di energia a intermittenza ogni circa 20 minuti all'interno della Via Lattea, la nostra galassia. Le caratteristiche di questa fonte di energia sono abbastanza insolite e gli astronomi non riescono ancora a fornire una spiegazione precisa. Lo studio è stato pubblicato su Nature e ha attirato da subito la curiosità di esperti e addetti ai lavori.
I segnali radio emessi ogni circa 20 minuti
Il fenomeno, secondo il gruppo di ricerca che ha individuato la fonte, potrebbe essere prodotto da un corpo celeste come una stella di neutroni o ciò che resta di qualche nana bianca, con un campo magnetico molto potente. Le emissioni di energia, come riporta IlPost.it, sono prodotte ogni 18,8 minuti, durano circa un minuto e raggiungono la Terra: si tratta di una delle fonti radio più intense osservabili nel cielo. Il corpo celeste potrebbe trovarsi a circa 4mila anni luce da noi.
Come si è arrivati a questa scoperta
A rendere possibile la scoperta è stato il lavoro di Tyrone O'Doherty, studente della Curtin University in Australia che lo scorso anno aveva messo a punto un sistema di analisi per la propria tesi di laurea. L'impulso individuato è un transiente, ovvero un oggetto la cui attività è rilevabile per alcuni istanti, giorni o anni: spesso un transiente deriva dalla morte di una stella molto massiccia o dalle attività di ciò che ne resta. I transienti veloci emettono energia con una frequenza di poche frazioni di secondo: è insolito trovare transienti con periodi di attività come quelli in questione.
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Da dove arrivano i segnali radio
La fonte che produce questa energia, secondo i ricercatori, ha dimensioni più contenute rispetto al Sole ma un campo magnetico molto forte: potrebbe trattarsi di una magnetar di periodo ultra lungo, ovvero una stella di neutroni con una rotazione lenta. La speranza è che il fenomeno possa essere nuovamente osservato, in modo da comprendere meglio le caratteristiche della fonte. I dati di questa scoperta, infatti, sono stati raccolti tra il 3 e il 28 marzo 2018.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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