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Giovedì 14 Novembre
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Urano, grandi telescopi in Cile hanno immortalato gli anelli del pianeta ghiacciato

Gli anelli di Nettuno per la prima volta sono stati immortalati da potenti telescopi collocati sui deserti del Cile

Urano, grandi telescopi in Cile hanno immortalato gli anelli del pianeta ghiacciato
Immortalati per la prima volta gli anelli di Nettuno (Foto: Pixabay)

Immortalati gli anelli di Urano per la prima volta, ecco cosa è stato scoperto

Gli anelli di Urano sono invisibili a tutti tranne ai più grandi telescopi. Due grandi telescopi negli alti deserti del Cile li hanno immortalati in tutto il proprio splendore. Il bagliore termico ha offerto agli astronomi una nuova prospettiva sugli anelli, che sono stati immortalati solo perché riflettono una piccola luce nella gamma visibile e nel vicino infrarosso.

L’anello Epsilon è molto differente rispetto agli altri anelli del sistema solare

Le nuove immagini scattate con l’Atacama Large Millimeter / submillimeter Array (ALMA) e il Very Large Telescope (VLT) hanno permesso al team di astronomi di poter misurare la temperatura degli anelli che dovrebbe aggirarsi attorno ai 77 gradi sopra lo zero assoluto. Le osservazioni confermano anche che l’anello più luminoso e denso di Urano, chiamato anello epsilon è molto differente rispetto agli altri anelli conosciuti all’interno del nostro sistema solare e soprattutto differisce dagli anelli spettacolari che circondano Saturno.

Gli anelli prevalentemente ghiacciati di Saturno sono ampi, luminosi e hanno una gamma di dimensioni delle particelle, dalla polvere di dimensioni micron nell’anello D più interno, a decine di metri negli anelli principali“, ha dichiarato Imke de Pater, professore di UC Berkeley di astronomia. “La piccola estremità è mancante negli anelli principali di Urano, l’anello più luminoso, epsilon, è composto da rocce di dimensioni di una palla da golf o poco più grandi“.

Gli anelli di Nettuno sono costituiti da polvere

Per fare un semplice paragone gli anelli di Giove contengono particelle di piccole dimensioni, quasi microscopiche. Gli anelli di Nettuno sono invece costituiti perlopiù da polvere così come Urano che ha grandi fogli di polvere tra i suoi anelli principali stretti.

Sappiamo già che l’anello epsilon è un po ‘strano, perché non vediamo le cose più piccole“, ha dichiarato il dottor Edward Molter in una intervista pubblicata sul sito Sciencealert.Qualcosa sta spazzando via le cose più piccole o sta spazzando qualcosa che li tiene tutte unite. Non lo sappiamo, questo è un passo verso la comprensione della loro composizione. Potremo capire se tutti gli anelli provengono dallo stesso materiale sorgente, o sono diversi per ogni anello “.

Per la prima volta è stata stimata la temperatura degli anelli

Gli anelli potrebbero essere ex asteroidi catturati dalla gravità del pianeta o addirittura resti di lune che si schiantarono l’una con l’altra. Saturno non è di certo l’unico pianeta nel Sistema Solare circondato da anelli. Per la prima volta, i ricercatori sono stati in grado di stimare la temperatura degli anelli e confermato che l’anello principale – chiamato l’anello epsilon – non somiglia a nessun altro nel Sistema Solare.

Solitamente Saturno è l’unico raffigurato con gli anelli, perché le immagini degli anelli che circondano Urano, Giove e Nettuno possono essere catturate mediante potenti telescopi. Per questa ragione, sono giunte a sorpresa le immagini che hanno immortalato gli anelli nelle immagini termiche che gli astronomi hanno preso per esplorare la struttura della temperatura dell’atmosfera del pianeta; particolarmente nitide sono apparse le immagini ritraenti l’anello epsilon. “Siamo rimasti stupiti nel vedere gli anelli saltare fuori chiaramente quando abbiamo ridotto i dati per la prima volta” sono state le parole dell’astronomo Leigh Fletcher dell’Università di Leicester. Di certo Giove ha quattro anelli, Nettuno cinque. Saturno addirittura migliaia.

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

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