Ecc0 l’allarme lanciato da alcuni studiosi americani sui possibili impatti delle radiazioni sul cervello degli astronauti
Secondo una nuova ricerca, le radiazioni spaziali avranno un impatto sui cervelli degli astronauti durante il lungo viaggio su Marte. Lo studio condotto sui topi esposti per sei mesi ai livelli di radiazione prevalenti nello spazio interplanetario hanno mostrato seri problemi di memoria e di apprendimento.
Le parole di un autore della ricerca
Il viaggio su Marte dura da sei a nove mesi ecco perchè i risultati di questo studio dovrebbero suonare come un campanello d’allarme per la NASA e altre organizzazioni che mirano a inviare astronauti sul Pianeta Rosso. “Questo non è un monito ad evitare i viaggi nello spazio, ma quando si inviano gli astronauti lassù, si deve essere preparati per le possibili conseguenze legate all’esposizione a questi campi di radiazione“, ha detto il co-autore dello studio Charles Limoli, un professore di oncologia delle radiazioni presso la University of California, Irvine (UCI) School of Medicine.
Come è stato condotto lo studio
“Questi scenari cronici a basso dosaggio e basso dosaggio aumenteranno il rischio di sviluppare deficit prestazionali mission-critical” sono state le testuali parole pronunciate da Limoli a Space.com. Lo studio è stato effettuato mediante l’esposizione di 40 topi a 1 milligramma di radiazioni al giorno (1 mGy / giorno) per sei mesi, circa la stessa dose e durata che gli astronauti sperimenterebbero durante un viaggio da o verso Marte.
E’ il primo studio ad effettuare questo tipo di analisi
“Questo è il primo studio che ha esaminato i tassi di dose rilevanti per lo spazio“, ha detto Limoli. “E questo è il primo studio ad analizzare le conseguenze del basso tasso di dose nel corso del tempo sugli endpoint funzionali nel cervello.” I ricercatori hanno analizzato il comportamento di questi topi nel corso dello studio, misurando la capacità degli animali di apprendere e ricordare le informazioni, la loro volontà di interagire con nuovi topi introdotti nel loro recinto e altre variabili. E alla fine dei sei mesi, gli scienziati hanno evidenziato i cambiamenti fisiologici temuti.
Le cavie hanno manifestato anomalie a due aree del cervello
I risultati di queste analisi, infatti, sono stati sorprendenti. Le cavie esposte alle radiazioni hanno mostrato più comportamenti di stress e una ridotta capacità di apprendere e ricordare. Ne risulterebbe anche compromessa la funzionalità al 100% di due aree chiave del cervello: l’ippocampo, che è associato con l’apprendimento e la memoria, e la corteccia prefrontale, il sito di molte funzioni cognitive complesse.
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.