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Accensione riscaldamento 2024: le date da segnare sul calendario da Milano a Roma e al sud Italia

Nella Capitale si parte il 15 novembre, con un massimo di 11 ore giornaliere: ecco la situazione nelle altre città

Accensione riscaldamento 2024: le date da segnare sul calendario da Milano a Roma e al sud Italia
epa10134657 A central heating radiator dial at a home in London, Britain, 23 August 2022. Bills regulator Ofgem is set to announce the next energy price cap on 26 August and the rising energy prices is likely to push UK inflation further. Energy bills could hit nearly three times higher than last winter and half of UK households could be facing fuel poverty in the winter according to EDF energy company. EPA/TOLGA AKMEN

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Si avvicina ormai il freddo invernale ed è ormai tempo di accendere i riscaldamenti per alzare le temperature all’interno delle quattro mura domestiche. In alcune città italiane è già consentita la possibilità di accendere i riscaldamenti già dal 15 di ottobre mentre in altre città italiane si dovrà attendere ancora un po’. Nel capoluogo meneghino è consentita l’accensione dei termosifoni a partire dalle ore 5 fino alle 23 con una temperatura massima che non può superare i 19°C, con + 2°C di tolleranza. Mentre, per quanto concerne gli edifici a esclusione di quelli adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, tale limite scende a 18°C+ 2°C di tolleranza.

La situazione a Roma

In altre città come ad esempio a Roma, i riscaldamenti possono essere accesi solo dal 15 novembre. Una data che è stata spostata in avanti in considerazione delle elevate temperature che si sono protratte in Italia, soprattutto al centro-sud, anche a novembre inoltrato. Nella capitale si potranno accendere i riscaldamenti per un massimo di 11 ore giornaliere in un range orario che va dalle ore 5 alle 23 mentre per gli Uffici dell’Amministrazione la soglia massima è di 10 ore giornaliere.

Le fasce

Le varie fasce sono determinate in base alle località e alla situazione climatica relativa. La fascia climatica F non prevede limitazioni orarie né di calendario e comprende città dove il clima è notoriamente molto più rigido come Belluno e Trento. La fascia E, invece riguarda quei comuni che potranno tenere accesi i riscaldamenti per 14 ore complessive già dal 15 ottobre e comprende comuni fra i quali Milano, Torino e Venezia e molti altri comuni dell’entroterra montuoso del centro e del Sud.

Le zone da D ad A

La zona D invece abbraccia quei Comuni che possono contare su 12 ore giornaliere di esercizio dal 1° novembre al 15 aprile e comprende comuni fra i quali anche Roma, Genova, La Spezia, Savona, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Caltanissetta, Foggia e Matera. La zona C interessa i comuni di Imperia, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Oristano, Sassari e Ragusa. La zona B invece riguarda altri comuni prevalentemente del sud Italia dove i caloriferi si potranno accendere dal 1° dicembre al 31 marzo, per 8 ore giornaliere. La zona A, infine, riguarda le isole come Lampedusa e Linosa dove si potranno accendere i riscaldamenti solo dal 1° dicembre per 6 ore giornaliere.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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