Riscaldamenti 2024-2025: date e fasce orarie per manutenzione e accensione impianti termici di casa e condominio, regole e zone climatiche
Si avvicina ormai il freddo invernale ed è ormai tempo di accendere i riscaldamenti per alzare le temperature all’interno delle quattro mura domestiche. In alcune città italiane è già consentita la possibilità di accendere i riscaldamenti già dal 15 di ottobre mentre in altre città italiane si dovrà attendere ancora un po’. Nel capoluogo meneghino è consentita l’accensione dei termosifoni a partire dalle ore 5 fino alle 23 con una temperatura massima che non può superare i 19°C, con + 2°C di tolleranza. Mentre, per quanto concerne gli edifici a esclusione di quelli adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, tale limite scende a 18°C+ 2°C di tolleranza.
La situazione a Roma
In altre città come ad esempio a Roma, i riscaldamenti possono essere accesi solo dal 15 novembre. Una data che è stata spostata in avanti in considerazione delle elevate temperature che si sono protratte in Italia, soprattutto al centro-sud, anche a novembre inoltrato. Nella capitale si potranno accendere i riscaldamenti per un massimo di 11 ore giornaliere in un range orario che va dalle ore 5 alle 23 mentre per gli Uffici dell’Amministrazione la soglia massima è di 10 ore giornaliere.
Le fasce
Le varie fasce sono determinate in base alle località e alla situazione climatica relativa. La fascia climatica F non prevede limitazioni orarie né di calendario e comprende città dove il clima è notoriamente molto più rigido come Belluno e Trento. La fascia E, invece riguarda quei comuni che potranno tenere accesi i riscaldamenti per 14 ore complessive già dal 15 ottobre e comprende comuni fra i quali Milano, Torino e Venezia e molti altri comuni dell’entroterra montuoso del centro e del Sud.
Le zone da D ad A
La zona D invece abbraccia quei Comuni che possono contare su 12 ore giornaliere di esercizio dal 1° novembre al 15 aprile e comprende comuni fra i quali anche Roma, Genova, La Spezia, Savona, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Caltanissetta, Foggia e Matera. La zona C interessa i comuni di Imperia, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Oristano, Sassari e Ragusa. La zona B invece riguarda altri comuni prevalentemente del sud Italia dove i caloriferi si potranno accendere dal 1° dicembre al 31 marzo, per 8 ore giornaliere. La zona A, infine, riguarda le isole come Lampedusa e Linosa dove si potranno accendere i riscaldamenti solo dal 1° dicembre per 6 ore giornaliere.
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