Addio alla cartella esattoriale? Si, ma per chi evade il nuovo sistema sarà peggiorativo, ecco il motivo

Lo stop di cui si parla non significa un “liberi tutti” o l’azzeramento dei debiti: ecco cosa cambierà con la riforma

Agenzia delle Entrate (Foto archivio)
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Stop alle cartelle esattoriali, cambiano le regole della riscossione, più atti adesso subito esecutivi: cosa cambierà

L'abolizione delle cartelle esattoriali rimane una chimera nonostante le tante voci che sono circolate negli ultimi mesi. Si tratta degli atti esecutivi i cui destinatari sono i contribuenti che hanno evaso le imposte. Va però detto che le cartelle esattoriali, per come le abbiamo conosciute negli ultimi decenni, subiranno alcune modifiche rilevanti. Con la nuova riforma del sistema di riscossione, le procedure di esecuzione forzata diventeranno molto più snelle tutelando di più l'ente di riscossione che potrà più agevolmente effettuare pignoramenti e fermi amministrativi.

A cosa servono le cartelle esattoriali

Con le cartelle esattoriali, l'Agenzia delle Entrate Riscossione, incaricata da un ente creditore, può intimare al contribuente di pagare le somme evase. La riforma in arrivo cambierà molte cose, ma sostanzialmente lo farà solo per chi deve incassare i crediti piuttosto che chi deve pagare i debiti. Cambierà in modo radicale il sistema di recupero dei crediti. Con l'attuale normativa, l’unico atto esecutivo è la cartella esattoriale. La riforma della riscossione attribuirà valore esecutivo anche ad altri atti.

Cosa cambia

Se in precedenza, il contribuente che non aveva pagato le multe stradali o il bollo auto, pagava solo dopo la ricezione della cartella esattoriale, con la nuova riforma del sistema di riscossione, anche gli atti che precedono la cartella, inviati dall’Agenzia delle Entrate o dall’INPS, avranno efficacia immediatamente esecutiva. Per questo la cartella di pagamento non sarà più necessaria e quindi ha un senso parlare di eliminazione delle cartelle esattoriali.


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Anche gli avvisi di accertamento avranno efficacia esecutiva

Con la nuova riforma, verrà attribuito un valore esecutivo anche agli avvisi di accertamento che in precedenza erano solo propedeutici alla cartella esattoriale. L’Agenzia delle Entrate Riscossione o un altro concessionario dovranno prendere in carico il recupero del credito, dando i consueti 30 giorni di tempo per saldare il debito. Trascorso infruttuosamente questo periodo di tempo, l'atto avrà valore esecutivo.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.